Si torna a parlare di mano bionica, ma stavolta quello che si aggiunge è una sensibilità che potrebbe regalare delle opportunità davvero interessanti alle persone con dei problemi di salute. L’utilizzo di un arto praticamente sensibile poteva essere solo un sogno prima di oggi, ma la scienza sta facendo dei grandi passi in avanti per aiutare le persone che sono state meno fortunate e dargli una nuova chance. Non sempre è stato possibile per una persona disabile condurre una vita normale, pensate come potrebbe essere infatti la vita senza un braccio o senza una gamba. Di certo gli scienziati che hanno lavorato a questo progetto avranno pensato anche a quello perché se in luogo delle gambe serve un supporto che permetta stabilità e possibilità di camminare, invece avere una protesi al posto di una mano che non sia in grado di fare la maggior parte delle cose è un problema e una differenza da non dover sottovalutare. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL SERVIZIO DELLE IENE
A proposito della mano bionica che “sente” gli oggetti è molto interessante andare a vedere un recente servizio de Le Iene Show. L’inviato Matteo Viviani infatti ha aiutato Alice, una ragazza di 16 anni disabile, a camminare per la prima volta grazie a un esoscheletro meccanico progettato in Italia. All’interno di questa rivoluzionaria struttura il pubblico ha visto questa splendida struttura dove all’interno vengono testati dei progetti veramente importanti per la salute dell’uomo. Qui abbiamo visto appunto la mano bionica in grado di fare gli stessi identici movimenti di quella umana. Una tecnologia che ci permette di fare un grande salto in avanti e che sicuramente potrà in futuro aiutare sia le persone disabili dalla nascita sia quelle che hanno avuto delle malattie o degli incidenti che li hanno portati alla disabilità. La trasmissione di Italia 1 poi ci ha mostrato anche un simpatico robottino che grazie all’intelligenza artificiale riesce a fare delle cose incredibili. Clicca qui per il video del servizio delle Iene. (agg. di Matteo Fantozzi)
SACCHETTI: “EVOLUZIONE ENORME”
Entro 4-5 anni le nuove mani bioniche di ultima generazione, presentate oggi al congresso scientifico nella sede dell’Accademia dei lincei, saranno messe sul mercato e a disposizione di tutti i pazienti. A fare questa previsione, come riportato dall’Ansa, è stato Rinaldo Sacchetti, direttore tecnico e ricerca del Centro protesi Inail di Budrio. L’esperto ha spiegato: “L’obiettivo è che le protesi di mano bionica di ultima generazione possano rientrare a regime nei Livelli essenziali di assistenza, anche se ci vorrà qualche anno perchè dalla fase di sperimentazione tali protesi possano arrivare alla fase di disponibilità sul mercato. Al momento nei Lea sono comprese le mani bioniche ad energia extracorporea, ma le nuove protesi rappresentano un’evoluzione enorme perchè consentono il recupero del tatto e delle sensazioni”.
NUOVE MANI BIONICHE IN ARRIVO
Rispetto al settore delle mani bioniche, il nostro settore dice la sua e si fa valere, come ha spiegato lo stesso Sacchetti:”L’Italia, con i suoi centri di ricerca, rappresenta un’eccellenza a livello internazionale”. L’auspicio espresso dal direttore tecnico e ricerca del Centro protesi Inail di Budrio, è dunque quello che tutti i pazienti che ne hanno bisogno possano avere accesso in un futuro prossimo alle nuove mani bioniche. Il problema dietro l’angolo, una volta che vi sarà disponibilità della tecnologia, riguarderà inevitabilmente i costi ai fini della inclusione nei Lea. Questo è dovuto anche all’alto numero di pazienti potenzialmente interessati:”Ogni anno in Italia – conclude Sacchetti – si registrano infatti circa 3600 amputazioni, di cui circa 2500 riguardano la mano”.