Gli anziani della casa famiglia in provincia di Bologna, a San Benedetto Val di Sambro, potrebbero essere anche stati drogati con sostanze psicotrope. E’ questo l’ultimo dettaglio emerso in merito alla casa lager in cui i poveri pazienti venivano malmenati, seviziati e anche violentati sessualmente. L’inviata de La Vita in Diretta ha intervistato a riguardo il maresciallo Rugi della compagnia locale dei carabinieri, che ha ammesso: «Sostanze psicotrope per addormentare i pazienti? Dalle indagini sono stati raccolti indizi in tal senso ma è ancora tutto da accertare». Sembra invece praticamente certa la violenza sessuale ai danni di una pazienta anziana, come ha replicato il maggiore Simoncelli: «Violenza sessuale? Si purtroppo è stato uno degli episodi che ci ha indotto a intervenire. Oggettivamente la risposta è sì, abbiamo raccolto prove che dimostrano la violenza. Stiamo parlando di persone che erano lì per essere assistite e che sicuramente non erano nelle piene facoltà cognitive». Ora i parenti delle vittime che hanno subito queste atrocità chiedono giustizia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLOGNA, ANZIANI TORTURATI IN CASA DI CURA
Una persona è stata portata in carcere ed altre tre sono finite agli arresti domiciliari, accusate di maltrattamenti e violenze sessuali sugli anziani di una casa famiglia di Vergato, provincia di Bologna. I quattro suddetti gestivano fino a poche ore fa la struttura lager, come è già stata ribattezzata dall’opinione pubblica, dove i poveri pazienti indifesi, la maggior parte dei quali bisognosi di cure e di assistenza, venivano percossi, lasciati al freddo, senza cibo, derisi e umiliati. Inoltre, come riportano nelle ultime ore tutti i quotidiani, si sono verificati anche due episodi di violenza sessuale ai danni di una signora anziana non autosufficiente. I carabinieri della compagnia locale sono riusciti ad incastrare i quattro di cui sopra, che i parenti delle vittime hanno sempre definito gentili e cordiali, tramite le intercettazioni ambientali con l’aiuto delle telecamere nascoste. Alcuni audio sono stati resi pubblici “Sei ridicola, una str…”, e ancora: “Rompiscatole, vedrai che ti passa dopo, tra un po’ parti…”, oppure “Te sei una deficiente… ti stronco”.
BOLOGNA, ANZIANI MALTRATTATI IN CASA FAMIGLIA
La struttura era stata aperta da circa un anno, e aveva superato in maniera perfetta tutti i controlli, e mai nessuno si poteva aspettare che dietro quelle quattro mura all’apparenza sicure, si verificavano episodi di una violenza inaudita. «Vedrai che dopo ti passa, tra un po’ te ne vai», diceva ridendo un’operatrice ad una signora, ironizzando su quel poco che le resta da vivere. Il 52enne titolare bolognese è accusato anche di violenza sessuale, mentre gli altri tre provvedimenti hanno riguardato la 53enne moglie dell’uomo e due operatrici sanitarie. In un’intercettazione si vede una donna provare a rivelare al figlio i maltrattamenti subiti, che però non le crede e chiede lumi al titolare. Appena il caso è rientrato, l’uomo si reca dalla donna e le dice “Parlare, parlare, parlare, senza sapere cosa stai dicendo. Vorrai mica morire sana eh?”, obbligandola poi a tenere un braccio sopra la testa “Se torna a scendere io ti rompo la manina”.