Probabilmente è l’unico, o uno dei rarissimi, casi in cui i medici consigliano ala loro paziente di non abortire e tenersi il bambino. Il motivo in realtà non è tanto per ragioni umanitarie, ma per le condizioni in cui si trova la donna, una cinese. Ha effettuato nel corso della sua giovane vita già ben 17 aborti e adesso il suo utero è in tali condizioni malmesse che i medici le hanno detto che rischia di non potere avere più figli. Lei, comunque, si era presentata in clinica per abortire per la 18esima volta. Una vita sessuale molto attiva evidentemente, ma niente avventure: tutte le volte è rimasta incinta del suo compagno, con cui non ha mai preso alcuna precauzione per non rimanere incinta, da qui le infinite volte in cui è rimasta in stato di gravidanza in soli sei anni di relazione. “Ho trovato il suo rivestimento dell’utero criticamente sottile, come un pezzo di carta, a causa dei ripetuti aborti che aveva avuto” ha spiegato il medico che l’ha visitata. Le ha poi detto di tenere il bambino perché potrebbe essere l’ultima volta che avrà la possibilità di mettere al mondo un figlio.
EDUCAZIONE SESSUALE IN CINA
Ma lei di bambini non ne vuole proprio sentire parlare, dice di non avere la possibilità di crescere, non si sa se per ragioni economiche o altro e quindi ha chiesto il 18esimo aborto della sua vita, 27 anni di età. n realtà si è saputo che la coppia non vuole sposarsi ma solo convivere e in Cina ogni bambino nato fuori dal matrimonio non viene riconosciuto ufficialmente, non gli viene neanche data la carta di identità e non può neanche essere iscritto a scuola. In Cina secondo molti studi manca totalmente ogni tipo di educazione sessuale: il 99% degli adulti hanno poche e scarse conoscenze, mentre il 44% degli studenti universitari non ha avuto alcuna educazione sessuale.