Nicola Morra nella bufera. L’esponente del Movimento 5 Stelle, presidente della Commissione Antimafia, ha scatenato polemiche per quanto scritto su Twitter nel giorno dell’ok al Senato al decretone reddito di cittadinanza-quota 100: «Oggi è realtà. Dovrà essere migliorato, certamente. Ma è realtà. Ora si deve ripensare il rapporto tra uomo e lavoro. Senza che dipenda più dalla necessità di un reddito». Parole che non sono passate inosservate al popolo del web, che ha chiesto immediatamente delucidazioni all’ex professore di storia e filosofia eletto in Sicilia: «Caro senatore,forse ho capito male, quindi l’uomo non ha più bisogno del lavoro o non ha più bisogno del reddito? Può argomentare meglio? O forse lo può fare Giarrusso che ha messo il like?», «Forse volevi scrivere: rapporto tra uomo e assistenzialismo…», «Significa lavorare gratis o significa prendere un reddito senza lavorare?».
OK AL DECRETONE, MA NICOLA MORRA SOLLEVA IL POLVERONE
Critiche che hanno raggiunto anche esponenti del Movimento 5 Stelle, a partire da Nunzia Catalfo: «Il 29 ottobre 2013 depositavo in Senato il ddl per istituire il Reddito di Cittadinanza. Oggi sono felice ed emozionata per l’approvazione in prima lettura del Decreto: realizziamo un nuovo statuto delle garanzie rilanciando in modo determinante il mercato del lavoro in Italia», quanto scritto dalla grillina su Twitter scatenando decine di commenti. «Essere felici per aver “rilanciato” il mercato del lavoro sulla pelle di precari (vecchi e nuovi) è meraviglioso!Quando si riforma un sistema si comincia dalle basi!Noi che da anni proviamo a mettere passione nelle PAL speravamo in voi!» attacca un utente, mentre c’è chi ironizza sulla bontà del provvedimento: «Rilancio mercato del lavoro è uguale al boom economico che vede Di Maio».
Oggi è realtà.
Dovrà essere migliorato, certamente.
Ma è realtà.
Ora si deve ripensare il rapporto tra uomo e lavoro. Senza che dipenda più dalla necessità di un reddito.#Redditodicittadinanza— Nicola Morra (@NicolaMorra63) 27 febbraio 2019