Prete abusò di un bambino, denunciato dopo 30 anni: Chiesa di Lecce sotto choc. Come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, il prete attualmente è indagato per il reato di pedofilia e una telefonata lo incastrerebbe, con il diretto interessato che ammette la violenza e propone alla vittima di inviargli del denaro. Il portale evidenzia che le voci in paese, nel nord del Salento, si rincorrevano da anni e ora il pubblico ministero Stefania Mininni ha avviato le indagini: tutto è partito dalla telefonata tra il prete e la presunta vittima pubblicata sul sito Rete L’Abuso. Nella chiacchierata tra i due, l’ex parroco ammetterebbe l’abuso sessuale offrendo una sorta di risarcimento. «E’ stata la natura, una debolezza», la giustificazione del prete di Lecce, che poi chiede all’altro conversante «l’Iban per fare un regalo per il matrimonio».
PRETE DI LECCE DENUNCIATO DOPO 30 ANNI PER VIOLENZA SESSUALE
Dopo la testimonianza choc di una donna nel corso del summit contro la pedofilia in Vaticano e la denuncia di un’ex suora Carmelitana, un altro caso di abuso scuote la Chiesa. La Gazzetta del Mezzogiorno sottolinea che i fatti risalgano a circa trenta anni fa e c’è il rischio che il caso cada in prescrizione: molto dipenderà dai reati che verranno contestati e da quante aggravanti. Ma c’è di più, questo non sarebbe l’unico episodio: potrebbero esserci altre vittime, almeno sei. La vittima, molestata all’età di nove anni, ha raccontato di essere stato violentato sessualmente dal sacerdote che avrebbe rimpiazzato nel ruolo e nella figura il padre del giovane dopo il divorzio della madre. Il prete avrebbe dunque frequentato la sua abitazione, aiutandolo negli studi e accompagnandolo nel desiderio di indossare l’abito talare. Ma iniziò l’incubo affiorato solo di recente, con le violenze che si sono protratte per sette anni.