Una coppia di genitori di Bergamo è indagata: ha prodotto documenti falsi sui vaccini, ha quindi falsificato i certificati vaccinali della figlia di tre anni così da poterla iscrivere ad una scuola materna nel Lecchese. La Procura di Lecco li accusa di falsità materiale commessa dal privato: avrebbero alterato le date sui certificati dei vaccini per iscrivere la bambina all’asilo. Ma il loro difensore ha spiegato che i suoi clienti hanno «cercato di posticipare il termine delle vaccinazioni per tutelare la figlia» dai presunti rischi che potrebbe correre, secondo loro. L’avvocato, come riportato dall’Ansa, ha fatto riferimento ad un «danno grave e permanente da vaccino» riconosciuto a una zia, la sorella della mamma. Per questo precedente, per il quale hanno chiesto un consulto specifico all’Ats senza ancora aver avuto risposta, avrebbero deciso di modificare le date. Ma se la piccola non verrà vaccinata entro il 27 marzo dovrà lasciare l’asilo.
VACCINI, DOCUMENTI FALSI FIGLIA: GENITORI INDAGATI
Di falsi certificati aveva parlato la ministra della Salute, Giulia Grillo, nelle scorse settimane. «Grazie ai nostri carabinieri più sicurezza nei cibi e nell’assistenza sanitaria, assistenziale e farmaceutica». Il riferimento è al bilancio di un anno di attività del Nas. Come riportato da Repubblica, sono stati denunciati in tutta Italia quasi 100 falsi certificati o autocertificazioni per attestare vaccinazioni sui bambini che non erano mai state fatte. Così cercavano di sfuggire alla riforma sui vaccini obbligatori in età scolastica. I numeri sono stati svelati dai carabinieri del Nas, che a settembre avevano svolto un monitoraggio nazionale. Hanno controllato 1.493 scuole in Italia e 55.750 tra certificati e autocertificazioni presentati dai genitori. Ben 96 casi di false attestazioni, per cui i responsabili sono stati denunciati per falso ideologico commesso da privato in atto pubblico.