«Io sono un uomo innocente perseguitato da alcune persone davvero cattive, con conflitti d’interesse e corrotte, in una Caccia alle Streghe che è illegale e a cui mai avrebbe dovuto essere consentito di iniziare. E solo perché ho vinto le elezioni! Nonostante questo, grande successo», attacca da Twitter il Presidente Trump dopo la clamorosa presa di posizione della Commissione Giustizia della Camera che ha di fatto indagato il tycoon in seguito alle durissime parole di Cohen (non certo le prime). Poco dopo, ovviamente anche sui social, è il Presidente Usa a ribadire «Dopo oltre due anni di molestie al presidente, l’unica cosa che è stata provata è che i democratici e altri hanno violato la legge. La testimonianza ostile di Cohen, fatta da un bugiardo per ridursi la pena carceraria, non prova alcuna collusione! La bozza del suo libro appena scritto ha mostrato che è una menzogna totale, ma i Fake Media non lo mostreranno».
COMMISSIONE CAMERA INDAGA SUL PRESIDENTE
«La commissione giustizia della Camera ha avviato indagini per abuso di potere, corruzione e ostruzione della giustizia da parte del Presidente Trump»: così ha annunciato all’Abc News il Presidente della medesima Commissione a pochi giorni dalla deposizione sempre alla Camera dell’ex braccio destro-avvocato del tycoon, Michael Cohen. Secondo il dem Nadler (n.1 della Commissione Giustizia), a breve saranno richiesti documenti ad oltre 60 tra persone ed entità dell’amministrazione Trump, della sua famiglia e della sua holding: settimana assai complessa per Trump dopo le fatiche in campo internazionale per gli infruttuosi colloqui di pace con la Nord Corea e le imminenti fatiche della campagna elettorale verso le Primarie Repubblicane. Domani la commissione Giustizia della Camera degli Stati Uniti invierà la richiesta di documenti ma la richiesta centrale di Nadler riguarda il fatto – raccontato da Cohen pochi giorni fa – che Donald Trump avrebbe ostacolato il corso della giustizia sul fronte RussiaGate.
TRUMP A RISCHIO IMPEACHMENT?
«Razzista, imbroglione, truffatore» e chi più ne ha ne metta: erano le accuse formulate da Cohen contro Trump nella deposizione-fiume di oltre 7 ore davanti alla Commissione Giustizia della Camera e ora, secondo Nadler, gli estremi per poter proseguire ad indagare il Presidente vi sono ancor di più. «Ciò che abbiamo appreso dalla testimonianza di Cohen è che essa ha implicato direttamente il presidente in vari reati, sia mentre era candidato alla presidenza, sia mentre era alla Casa Bianca». Al momento i fatti non vi sono e non ci sono le prove, spiega Nadler, «ma avvieremo le indagini necessarie»: l’impressione è che i Dem vogliano tirare il più possibile nel mezzo delle inchieste il Presidente Trump sotto Primarie e successive Presidenziali. Ma dunque si è vicino all’impeachment per il n.1 della Casa Bianca? Nadler ha precisato che è prematuro parlare di impeachment ma che la commissione «vuole fare il suo lavoro di proteggere il ruolo della legge».