Di Daniele Nardi, l’alpinista disperso dal Nanga Parbat insieme a Tom Ballard, Marco Mazzocchi, ospite a La vita in diretta, ha parlato da amico, oltre che da giornalista. E non è riuscito a nascondere una certa ansia mista a commozione:”Daniele mi ha convinto tanti anni fa ad andare con loro sul K2 per realizzare un documentario, io ovviamente mi fermai al campo base. Lo conosco da anni, come alpinista generoso: è difficile essere alpinista professionista quando gli alpinisti professionisti sono tutti del Nord. Daniele è un ragazzo di Latina, e parlo ancora al presente, anche se adesso francamente dobbiamo davvero aggrapparci ad un miracolo. Era appassionato, scalare il Nanga Parbat d’inverno era difficilissimo, farlo dallo sperone Mummary era oltre i limiti del possibile. Cosa penso sia accaduto? Penso si sia staccato un pezzo di ghiaccio, avvengono quotidianamente queste cose. (agg. di Dario D’Angelo)
RICERCHE SUL NANGA PARBAT
Le speranze sono ancora presenti sul Nanga Parbat, altrimenti le squadre di soccorso del basco Alex Txikon assieme al collega Felix Criado e agli alpinisti pakistani Ali Sadpara e Ramat Ullah Baig non avrebbero senso d’essere: rischiare la vita per recuperare dei corpi morti, sebbene si faccia spesso, non può avere la stessa “velocità” che stanno mettendo i soccorritori, spiegabile solo per la convinzione di un qualche rimasuglio di speranza per Daniele e Tom. Al momento droni e telescopi non hanno portato i risultati sperati nelle scorse giornate, ma le ricerche in corso sul Nanga Parbat proseguono e contano di avere importanti segnali e scoperte nelle prossime ore: «Dopo aver iniziato ad organizzare il campo, Alex Txikon e Felix Criado hanno avviato una ricognizione via terra lungo il ghiacciaio, in direzione di campo 2, che hanno raggiunto trovandolo sepolto da una valanga. Lì hanno recuperato alcuni effetti personali che i due alpinisti avevano lasciato. Txikon e Criado hanno poi proseguito verso campo 3 per qualche centinaio di metri, ma l’ora avanzata, la situazione della neve e il pericolo valanghe – incrementato dalla mancanza di vento e dall’esposizione del sole dei pendii – li ha fatti prendere la decisione di tornare indietro. Dopo un paio d’ore hanno raggiunto il loro campo», si legge nel report rilanciato dalla pagina Facebook di Daniele Nardi, in costante collegamento con i soccorritori dei due alpinisti dispersi. Ribadito l’obiettivo di oggi, ovvero la ricognizione alpinistica fino a campo 3 da parte di Alex Txikon, Felix Criado, Ali Sadpara e Rahmat Ullah Baig: «con loro si porteranno un drone per le ricognizioni fuori dalla traccia», rilancia ancora la pagina Facebook ricca di messaggi di speranza e preghiera dei tantissimi da giorni con gli occhi fissi e incollati sulla “montagna assassina”.
“OGGI LA GIORNATA DECISIVA”
Riprendono le ricerche di Daniele Nardi e di Tom Ballard, i due alpinisti dispersi da più di una settimana sul Nanga Parbat. Lo ha comunicato quest’oggi su Twitter l’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pon: «Sono riprese questa mattina – si legge – le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard dispersi da più di una settimana sul Nanga Parbat. Il piano è quello di raggiungere il campo 3 ed esplorare i dintorni anche con l’aiuto di droni». Le speranze di ritrovare in vita i due alpinisti sono ormai prossime allo zero viste le avverse condizioni meterologiche degli ultimi giorni sul Nanga Parbat, vetta che nasconde infiniti pericoli anche quando il meteo è perfetto. I famosi droni dell’alpinista basco Alex Txikon verranno fatti decollare dal campo base numero 3, per potersi avvicinare il più possibile alla parete dove Nardi e Ballard si sarebbero rifugiati. Per i soccorritori quella di oggi sarebbe “la giornata decisiva”, e nonostante le condizioni avverse, la speranza continua ad essere viva nei cuori degli stessi, nonché in quella degli amici e dei parenti dei due dispersi, che stanno seguendo ormai da giorni con apprensione la loro vicenda. Sono attese importanti novità nel corso della giornata. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NARDI E BALLARD: RIPRESE LE RICERCHE
Continuano a non esserci notizie dell’alpinista italiano Daniele Nardi, e del suo collega Tom Ballard dal monte Nanga Parbat in Pakistan, a oramai quasi otto giorni dalla loro scomparsa. Dopo che le ricerche, interrotte nel weekend per il maltempo, sono ricominciate mediante l’utilizzo anche di elicotteri militari e droni destinati appunto alle operazioni in alta quota, il primo sorvolo ha dato purtroppo esito negativo: secondo quanto si apprende dai media locali, la perlustrazione condotta dall’alpinista basco Alex Txikon sarebbe avvenuta a circa 7100 metri di altitudine sul versante nord della montagna. Pare inoltre che le ricerche di Nardi e Ballard ricominceranno domani e verranno nuovamente impiegati i droni che verranno fatti volare nei pressi dello Sperone Mummery, in un’area in cui si pensa si possano ancora trovare, auspicabilmente vivi, i due dispersi. (agg. di R. G. Flore)
IN AZIONE ELICOTTERI MILITARI E DRONI SPECIALI
Nonostante i primi riscontri siano stati negativi, sul monte Nanga Parbat, in Pakistan, proseguono senza sosta le ricerche dell’alpinista italiano Daniele Nardi e del suo collega Tom Ballard, dispersi sul massiccio da oramai una settimana. Da qualche ora infatti sono nuovamente in volo degli elicotteri militari e stanno sorvolando la montagna anche dei droni speciali, progettati per essere usati in alta quota: a riferirlo è stato l’ambasciatore italiano nel Paese asiatico, Stefano Pontecorvo, che ha fatto il punto sullo stato delle operazioni di salvataggio che vedono impegnato anche l’alpinista spagnolo Alex Txikon e la sua squadra che, nonostante le speranze si affievoliscano col passare del tempo, continuano a cercare i due uomini dispersi dopo che le operazioni erano state forzatamente bloccate nel corso dell’ultimo weekend a causa delle condizioni metro proibitive sul Nanga Parbat. (agg. di R. G. Flore)
PRIMO REPORT DI TXIKON E’ NEGATIVO
Si è concluso con esito negativo il primo report dei soccorritori spagnoli giunti sul Nanga Parbat nel lato dove dovrebbero trovarsi Nardi e Ballard: purtroppo la perlustrazione fino a quota 7.100 metri sul versante Nord occidentale del Nanga Parbat alla ricerca di Daniele e Tom è stata negativa. Come scrive Alex Txikon nel report giunto in Italia (e pubblicato da Montagna Tv), «siamo arrivati al campo che stiamo installando sul plateux tra il campo 1 e il 2 a quota 4850 metri. Il tempo è splendido. Fa anche caldo e il pericolo di valanghe aumenta. Con l’elicottero che ci ha portato qui abbiamo fatto una ricognizione molto ravvicinata sulla montagna, lungo la via Kinshofer, poi sullo sperone Mummery e sull’area del ghiacciaio tra campo 3 e il punto dove siamo atterrati. Abbiamo raggiunto una quota approssimativa di 7100 metri. Purtroppo, non ci sono tracce visibili dei nostri amici». Le speranze sono purtroppo sempre più rade ma si lavora costantemente per provare a recuperare i due dispersi nella neve scesa copiosa nelle ultime 48 ore: «Le operazioni di ricerca di Daniele e Tom sono attualmente in corso. Appena avremo notizie le condivideremo con tutti voi, che in questi giorni ci state esprimendo vicinanza e supporto. Grazie di cuore», scrivono i collaboratori e amici di Daniele Nardi sulla sua pagina Facebook.
DANIELE NARDI È ANCORA DISPERSO
Sono riprese questa mattina (finalmente) le ricerche sul Nanga Parbat dei due alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, scomparsi dallo scorso 24 febbraio mentre tentavano la scalata dello sperone Mummery: le problematiche del meteo e la situazione geopolitica in Khasmir avevano rallentato, se non proprio impedito, le operazioni di ricerca nel passato weekend con una spedizione di alpinisti russi che aveva desistito per la troppa pericolosità delle operazioni sulla “montagna killer” in Pakistan. Ora invece sono in volo due elicotteri sulle sponde del Nanga Parbat dove sono state scorse le tende dei due alpinisti già venerdì scorso: a bordo l’alpinista spagnolo Alex Txikon (grande rivale in scalate di Daniele Nardi, ndr) che prova con il suo team di ricercatori e soccorritori di raggiungere l’alpinista pachistano Ali Sadpara, che si trova già al campo base e ha già preso parte ai primi tentativi di ricerca dei due dispersi negli scorsi giorni.
LE NUOVE RICERCHE SUL NANGA PARBAT
Come già anticipato venerdì, l’alpinista basco è intenzionato ad utilizzare alcuni droni speciali per trovare disperatamente Daniele Nardi e Tom Ballard: come ha spiegato l’ambasciatore Stefano Pontecorvo – colui che ha saputo sbloccare l’impasse per il caos politico tra India e Pakistan facendo riprendere le ricerche dei due alpinisti dispersi sul Nanga Parbat – «verranno utilizzati alcuni speciali droni in grado di volare in alta quota». «Una nuova perlustrazione – scrive ancora il diplomatico italiano che sta coordinato in loco le operazioni di recupero in stretto contatto con Agostino Da Polenza a Bergamo – non ha avuto successo. Visibilità buona». Ieri la fidanzata di Ballard aveva rotto il silenzio dicendo che ormai le speranze «sono finite», mentre il team di amici, parenti e famiglia di Nardi crede ancora di poter trovare in condizioni estreme ma vivi i due alpinisti arrampicatisi sullo sperone del Nanga Parbat.