Il M5s cerca di fare ingoiare la pubblicazione dei bandi per la tavai consiglieri di Torino: questa l’indiscrezione rilanciata dall’Huffington Post nel giorno dell’arrivo di Luigi Di Maio e Davide Casaleggio nel capoluogo piemontese. Il leader grillino, in Piemonte per un evento legato al suo dicastero, ha parlato il meno possibile dell’Alta Velocità ma Gabriella Cerami riporta un’interessante dichiarazione di una fonte ben informata: «Stiamo discutendo con loro e li convinciamo». I pentastellati puntano a una tregua di due-tre mesi, il tempo di superare la campagna elettorale delle elezioni europei in cui si sottolineerà che i soldi europei non andranno persi ma saranno destinati alla seconda canna del Frejus. Senza dimenticare che l’ala ortodossa, guidata dal torinese Airola in questo caso, non ha alcuna intenzione di fare passi indietro sull’Altà velocità: attesi aggiornamenti nei prossimi giorni, fronte rovente in casa 5s… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DI MAIO A TORINO
La missione di Luigi Di Maio a Torino era dovuta e tenuta dal suo ruolo di Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro ma l’assenza del “tavolo” Tav fa più rumore di quanto annunciato dal leader M5s al Lingotto in merito al Fondo Nazionale Innovazione. «Non è un caso che il fondo per l’innovazione venga presentato oggi a un anno dalle elezioni politiche del 4 marzo», ha rilanciato il Ministro spiegando il miliardo di euro in tre anni “sbloccato” dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere investimenti in innovazione e start up. Nell’incontro organizzato oggi dalle Ogr, accanto alla sindaca di Torino Chiara Appendino, Di Maio ha visto la presenza anche del fondatore di Rousseau Davide Casaleggio: quando però gli viene chiesto di commentare le Primarie del Pd, la venuta di Zingaretti appena eletto proprio a Torino per parlare di Tav, Di Maio replica dal palco «Ora parliamo solo del fondo innovazione, del resto parleremo dal pomeriggio».
“EVITATE” TAV E CONSIGLIERI TORINO
Secondo il Ministro dello Sviluppo Economia, «Il tema dell’innovazione sarà fondamentale nei prossimi anni magari questo sarà raccontato come un tema di nicchia, ma non è vero. Tutto ruoterà intorno a questo progetto. Noi vogliamo essere il detonatore perché nascano nuove start up e nuovi venture capital per lasciare in Italia i tanti giovani che abbiamo formato in Italia e finiamo per regalare loro e le loro idee innovative ad altri Paesi». Intervistato da Riccardo Luna, è ancora Di Maio a spiegare come sul fronte dei “diritti del lavoro” le promesse fatte in campagna elettorale sui ridere proseguiranno in azioni concrete: «per garantire una soglia minima di diritti. Noi stiamo lavorando perché i rider abbiano gli stessi diritti dei dipendenti. Io non sono contro la tecnologia ma se usi gli essere umani – ha spiegato il vicepremier M5s – devi garantire loro i diritti. Quando poi i rider saranno sostituiti dai droni dirò bene, e formeremo quei ragazzi per altri lavori. Ma finché lavorano le persone c’è una soglia minima di diritti da rispettare». Evitato per bene il tema scottante della Tav (dove la distanza con Salvini ormai è nota anche in Antartide, ndr) grazie alla mancata conferenza stampa dove invece avrebbe dovuto “sbilanciarsi” per ovvi motivi davanti alle domande dei cronisti, anche eventuali incontri con i consiglieri comunali inferociti per la linea del Movimento sono stati “saltati”. Come spiega La Stampa, «Di Maio resta imbufalito con Toninelli»: il motivo riguarda il fatto che il Premier Conte aveva chiesto un progetto e un tavolo di trattativa a Bruxelles che al momento il ministro dei Trasporti non è riuscito a garantire.