Wyley era una donna. Ha deciso di diventare uomo, ha fatto l’apposita cura a base di testosterone, si è fatto crescere la barba, si è fatto asportare il seno con una operazione chirurgica, ma ha mantenuto l’organo sessuale femminile, la vagina. Si considera uomo, anche se di fatto non lo è. Sull’app per appuntamenti, la nota Grindr, ha conosciuto Stephan, un gay e i due si sono conosciuti e innamorati, anche se Stephan non sapeva che Wyley aveva ancora la vagina. Dopo di che decisero di mettersi insieme senza problemi. Come tutte le coppie desideravano un figlio, così che la domanda può Wiley rimanere incinto divenne la questione più importante per loro. Per via del trattamento a base di testosterone i due erano convinti non sarebbe stato possibile, ma quando Wiley ha cominciato a avere disturbi vari, ha scoperto di essere incinto di 11 mesi.
“SONO UN UOMO, SONO INCINTO”
Il commento è stato: “Sono un uomo, e sono incinto”. Adesso è nato Rowan Fox, il loro figlio. “Ho sempre voluto essere padre” ha commentato Stephen “e sebbene non fosse programmato ed è successo in questo modo, ne sono felice”. Buon per loro. Ci sarebbero diversi punti da contestare, a volerlo. Primo Wyley, anche se si considera tale, non è un uomo, è semplicemente una donna con la barba che si è fatta rimuovere il senso. Secondo: Rowan crescerà con un uomo e una mezza donna/mezzo uomo, una situazione a dir poco inquietante per il suo benessere psicologico. Terzo: è l’ultima dimostrazione che l’essere umano può fare quello che vuole, realizzare tutto quello che gli passa in testa. Che sia fonte di felicità per tutti i coinvolti, è ancora da dimostrare con questi esperimenti tipo Frankestein. Tenendo poi conto che nessuno ha chiesto al bambino se voleva nascere in una famiglia di questo tipo, ma quello non lo si fa mai, neanche quando si abortisce.