Tornano in piazza i gilet gialli in Francia. È il 17esimo appuntamento. All’appello hanno risposto in 28mila: si tratta del numero più basso di partecipanti da quando il movimento ha debuttato nel novembre scorso, stando ai dati del ministero dell’Interno francese. A Parigi sono stati in tremila a manifestare. Alcuni media, come riportato da Rainews, riferiscono che sette persone sono state fermate a margine della manifestazione. La novità di oggi comunque è rappresentata dai “gilet rossi” e i “gilet rosa”. Ai gilet gialli si sono unite infatti le maestre d’asilo e le donne che rivendicano la parità. I contestatori comunque assicurano di non voler mollare, ma il loro “atto decisivo”, cioè il sit-in ai piedi della Tour Eiffel – che costituiva il principale evento del weekend – è durato poco. «Non ci muoveremo», promettevano. Ma la trentina di persone che ha provato ad occupare il Champ-de-Mars è stata rapidamente allontanata dalle forze dell’ordine. (agg. di Silvana Palazzo)
Ultime notizie, Prato: figlio dall’alunno 14enne
Una vicenda a dir poco curiosa quella che sta facendo il giro del web in queste ore e che vede un’insegnante aver partorito un bambino avuto con un suo alunno. A complicare ulteriormente il quadro già strambo, il fatto che il padre del bimbo abbia solo 14 anni, e ciò ha indotto la famiglia di quest’ultimo a denunciare la stessa insegnante, ora indagata per violenza sessuale. Il rapporto fra la coppia sarebbe avvenuto quando il ragazzino aveva soli 13 anni, durante una delle lezioni di “ripetizione” con la stessa professoressa. I due si conoscevano da tempo e il rapporto (probabilmente anche più di uno), sarebbe avvenuto a casa dell’insegnante 40enne, al di fuori quindi del contesto scolastico. Pare che il ragazzino sia subito stato informato della dolce attesa della professoressa, che a sua volta ha raccontato il tutto ai genitori, molto probabilmente non sapendo cosa fare. Una volta scoperto il fatto, mamma e papà hanno presentato querela ed ora la procura e la squadra mobile locale stanno cercando di ricostruire con esattezza l’accaduto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Daniele Nardi e Tom Ballard sono morti
Fine delle ricerche per Daniele Nardi e Tom Ballard. I due alpinisti, uno italiano e l’altro britannico, bloccati sul Nanga Parbat dallo scorso 24 febbraio, sono morti. L’annuncio, quasi come un pugno in pancia, è giunto pochi minuti fa, a firma dell’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo: «Con grande dolore informo – il post pubblicato su Twitter – che le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard sono terminate avendo Alex Txikon e i soccorritori confermato che le sagome individuate a circa 5.900 metri sono quelle di Daniele e Tom». Nardi e Ballard erano bloccati sul Nanga ormai da quasi due settimane, e l’epilogo era stato anticipato giorni fa dall’alpinista numero uno al mondo, Messner, che in un’intervista recente aveva spiegato “Sono quasi sicuramente morti”. Le preghiere e le speranze a nulla sono valse, alla fine i due alpinisti, seppur esperti e grandi scalatori, non ce l’hanno fatto a superare il gelo della vetta pakistana, spirando in quello che possiamo considerare il loro habitat naturale. Un incidente che era apparso fin da subito drammatico, visto che il recupero sugli “8 mila” pakistani è operazione decisamente complessa, quasi al pari della loro scalata, e poco fa è giunta la triste notizia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, scontro Tav: pronto compromesso?
Continua a tenere banco il caso della Tav all’interno del governo, una questione che sta creando non poche tensioni in seno allo stesso esecutivo. La Lega è favorevole all’alta velocità, mentre il Movimento 5 Stelle si oppone fermamente alla grande opera. Di mezzo, le penali che rischia l’Italia nel caso in cui non dovesse sottostare ai precedenti accordi presi con l’Unione Europea, ed è per questo che si starebbe pensando ad un escamotage, approvare i bandi Telt, in programma il prossimo 11 marzo, ma “con riserva”, di modo che i soldi pubblici non vengano vincolati. In attesa di capire se tale soluzione verrà seriamente presa in considerazione da parte del presidente del consiglio, è intervenuto sulla vicenda il numero uno della Camera, Roberto Fico (M5s), che ha ribadito la posizione del proprio partito: «Il no alla Tav è una battaglia identitaria del Movimento cinquestelle, non ideologica. La maggioranza del movimento è ancora contro. Nel 2005 – prosegue, intervenendo a Napoli – la prima riunione non del movimento perché non esisteva, ma dei meetup che nascevano fu fatta a Torino perché quel giorno c’era la grande manifestazione per dire no alla Tav: eravamo un centinaio di persone, oggi alcuni non ci sono, c’era anche Beppe Grillo, finì la riunione e andammo tutti alla manifestazione No Tav». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Tav: rischio crisi di governo
Si fa sempre più infuocato, stando alle ultime notizie, il clima all’interno dell’esecutivo, con la crisi di governo che si profila all’orizzonte per colpa della Tav Torino-Lione. Luigi Di Maio ha buttato benzina sul fuoco dopo le parole sferzanti di Matteo Salvini: il capo politico M5s, parlando con i giornalisti in conferenza stampa, si è detto “interdetto” del muro contro muro eretto dalla Lega. A dare la dimensione della situazione di conflittualità in senso al governo le dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del consiglio Stefano Buffagni, politico campano molto influente nelle dinamiche del MoVimento Cinque Stelle, che interpellato sul rischio di una crisi di governo ha specificato che questa “di fatto è già aperta”, non solo a causa dell’alta velocità ma anche per i tanti punti di contrasto tra “alleati”.
Ultime notizie, Brexit: ultimatum di May
Gioca la sua ultima carta Theresa May, con la premier britannica che oggi ha avvertito i suoi compagni di partito che in caso di bocciatura del suo accordo per la Brexit il Regno Unito potrebbe non uscire mai dall’Unione Europea. Il primo ministro su questo punto è stata chiarissima, e parlando ad alcuni piccoli imprenditori ha rivolto una specie di ultimatum ai ribelli del parlamento. Per la May sarebbe pericolosissimo un voto contrario all’accordo faticosamente raggiunto con il capo negoziatore di Bruxelles: in questo caso l’uscita del regno di Sua Maestà potrebbe essere definitivamente messa in discussione. In tale contesto prende sempre più piede il piano di Jeremy Corbyn, che prevede un voto per rinviare l’uscita, seguito da un secondo referendum per siglarne i termini.
Ultime notizie, morto Pino Caruso
Pino Caruso, tra gli ultimi cultori della comicità di un tempo, priva di qualsivoglia volgarità, è morto ieri nella sua casa nei pressi di Roma. Il comico aveva 84 anni ed era malato da tempo: il decesso, come ha sottolineato la moglie, è avvenuto nella massima serenità e tra l’affetto dei suoi cari. Caruso si fece apprezzare dal grande pubblico negli anni Sessanta insieme a Franchi, Ingrassia e Buzzanca. I tre interpretavano la sicilianità emergente, fatta di battute semplici e umorismo fine e tagliente. Il comico è stato immediatamente ricordato dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che in un lungo post sui social ha elogiato le sue grandi qualità. I funerali di Pino Caruso si terranno nella giornata di oggi.
Ultime notizie, Genitori Renzi: revocati arresti domiciliari
Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli non sono più sottoposti al regime degli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dal Giudice per le Indagini preliminari, che ha disposto l’interdizione per otto mesi dall’attività imprenditoriale. Decaduta la misura dell’arresto anche per il terzo indagato, Mariano Massone, per quest’ultimo il GIP ha deciso l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Matteo Renzi ha accolto ovviamente positivamente la notizia e sul suo profilo Twitter ha commentato:”Credo nella giustizia italiana. Il Tribunale ha annullato l’arresto dei miei genitori che tornano in libertà. Adesso aspettiamo le sentenze civili e penali. Come politico, credo nella giustizia italiana. Come figlio, oggi, sono felice come quando ero un bambino”.