C’è solo la volontà di “cambiare aria” dietro l’annuncio di Nicola Zingaretti a Che tempo che fa di voler “baraccare il Nazareno e ricostruire, aprire una nuova e bella sede con una libreria al piano terra”? Si dice spesso che a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Perché è difficile non leggere nelle parole del nuovo segretario del Pd, ospite di Fabio Fazio, la volontà di tagliare tutti i ponti con l’epopea renziana, almeno con quella caratterizzata dal tentativo di accordo per le riforme istituzionali con Silvio Berlusconi, poi naufragata sull’altare della nomina del Presidente della Repubblica, indicato dal Pd in Sergio Mattarella senza l’assenso di Forza Italia. Zingaretti parla del piano “immobiliare” dando l’impressione di voler superare il concetto odierno di sede:”Vorrei cambiare la sede nazionale del Pd, spostarla da via del Nazareno e costruire delle sedi a Roma, e in tutto il paese, dove il primo piano sia dedicato al co-working delle idee per ragazzi e ragazze, che ci dicano ‘state sbagliando, dobbiamo cambiare posizione”.
ZINGARETTI, “PD SARA’ DIVERSO”
Ospite di Fabio Fazio, Nicola Zingaretti illustra la sua idea di Partito Democratico:”Spalancherò porte e finestre per costruire un partito totalmente diverso. Costruiremo forum tematici anche per chi non è iscritto al Pd”, dice, con tanto di “luoghi dove si chiede alle persone non dopo i fatti, ma prima. Ho avuto il coraggio di dire ora voltiamo pagina, ora le parole chiave sono cambiare e unità: il popolo è stanco delle divisioni, dei litigi e di vivere in un eterno presente o peggio nel passato”. Interpellato sulla questione Tav e in particolare sulla tenuta dell’esecutivo, Zingaretti è tranchant: “Non so se il governo tiene, ma stanno facendo pagare un prezzo enorme al Paese. Penso non cada sulla Tav, ma hanno fatto pagare agli italiani un prezzo ignobile e sono sembrati degli azzeccagarbugli. Io penso che alla fine la Tav si farà perché il vero capo di questo governo si chiama Matteo Salvini”.