Il Movimento 5 Stelle si rinnova e lo fa senza Beppe Grillo: padre fondatore del M5s, il comico genovese resta solo nella veste di garante. I nuovi soci fondatori, come vi abbiamo raccontato, sono Luigi Di Maio e Davide Casaleggio, con il capo politico che diventa anche il nuovo tesoriere pentastellato. L’associazione raccoglie l’eredità delle associazioni che hanno retto i grillini dalla loro nascita fino al dicembre del 2017: Adnkronos riporta che, oltre a Grillo garante, Vito Crimi, Giovanni Cancelleri, Roberta Lombardi sono nominati nel comitato di garanzia, mentre Nunzia Catalfo, Paola Carinelli e Riccardo Fraccaro nel collegio dei probiviri. Per ciascuno di loro «l’iscrizione all’associazione e l’accettazione della carica coinciderà con una semplice comunicazione scritta, anche mediante messaggio di posta elettronica, spedita all’indirizzo del capo politico». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
NUOVO ATTO COSTITUTIVO M5S: CASALEGGIO-DI MAIO SOCI FONDATORI
Nuovo atto costitutivo per il M5s, importanti novità per il Movimento pentastellato. Come riporta Repubblica, il nuovo documento firmato il 20 dicembre 2017 riconosce come soci fondatori Luigi Di Maio e Davide Casaleggio. Beppe Grillo, che ha fondato il Movimento 5 Stelle, figura nel nuovo atto solo nella veste di garante, svincolato da altre responsabilità. Pentastellati guidati dunque dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico e dal figlio di Gianroberto Casaleggio, ma c’è di più: grande spinta al digitale e alla democrazia diretta, quest’ultima esercitata «attraverso idonee piattaforme internet per la consultazione degli iscritti». Il documento, pubblicato da Adnkronos, prevede inoltre una doppia sede a Roma: una legale e una operativa. Di Maio, capo politico M5s, ha inoltre la possibilità di modificare lo stesso atto o aggiungere eventuali allegati.
NUOVO ATTO COSTITUTIVO M5S: LE POLEMICHE
Lorenzo Borrè, avvocato che ha dato il via alla battaglia legale contro il M5S, ha attaccato ai microfoni di Adnkronos: a suo avviso, il nuovo atto costitutivo «sancisce la fine della narrazione del Movimento partecipato, nato dai cittadini, e ci introduce alla realtà oligarchica di un partito creato da due persone, di cui una viene nominata capo politico con poteri pressoché assoluti e che poi impone come condizione per la candidatura alle elezioni politiche l’accettazione del nuovo status quo e lo scalzamento della vecchia associazione costituita da Casaleggio sr e Grillo nel 2009 e del non statuto, che era ispirato da una concezione di democrazia integrale». Marika Cassimatis aggiunge su Twitter: «Lo sapevamo da tempo ma ora è ufficiale: il M5s è il partito di Di Maio e Casaleggio, che possono fare e disfare a piacimento. Proprio cosi: una srl che detta la linea…».