Ha preso il via oggi, nell’aula bunker del carcere di San Vittore, il processo con rito abbreviato sulla morte del tifoso Daniele Belardinelli, avvenuta in seguito agli scontri del 26 dicembre scorso, prima di Inter-Napoli. Imputati sono i sei ultrà arrestati e che dovranno rispondere all’accusa principale di rissa aggravata nell’ambito della medesima inchiesta sugli scontri. Tra loro c’è anche il giovane 21enne Luca Da Ros, tifoso interista, il quale – come rammenta il quotidiano online Il Giorno – ha dato una importante mano alle indagini poichè ha collaborato con gli inquirenti dando indicazioni utili a fare luce su quanto accaduto. Il ragazzo ha chiesto di patteggiare la pena a un anno e 10 mesi. A tal proposito, la sua difesa rappresentata dall’avvocato Alberto Tucci, ha chiesto ai media fuori dall’aula di “non diffondere notizie inesatte scrivendo che alcuni ultrà sono stati arrestati per le sue dichiarazioni”. Per l’avvocato gli arresti non sono stati eseguiti per tale ragione: “Sono stati arrestati per gli elementi individuati attraverso le immagini o ulteriori indagini. Non si può mettere in difficoltà o a rischio una persona”, ha tuonato. Lo stesso ha poi smentito le minacce a Da Ros.
TIFOSO MORTO INTER-NAPOLI: AL VIA PROCESSO A 6 ULTRÀ
Oltre al giovane Da Ros, nel processo iniziato nella giornata di oggi sono coinvolti anche Francesco Baj, Marco Piovella, Alessandro Martinoli, Simone Tira, Nino Ciccarelli. Tra le parti offese figurano invece tre tifosi del Napoli accoltellati durante gli scontri e i familiari del tifoso morto, la moglie ed i genitori. Gli scontri si consumarono in via Novara la sera del 26 dicembre 2018, poco prima che iniziasse il match a San Siro e proprio durante quei concitati momenti il 39enne varesino Daniele Belardinelli perse la vita, schiacciato da una o due auto. Nelle ore successive agli scontri furono arrestati i primi tre ultrà nerazzurri (Francesco Baj, Simone Tira e Luca Da Ros). Grazie alla sua collaborazione con gli inquirenti, Da Ros fu posto ai domiciliari e poi a febbraio liberato. Successivamente scattarono le manette anche per Alessandro Martinoli, Marco Piovella e Nino Ciccarelli. Gli ultimi due, come riporta MilanoToday, sono considerati nomi “noti” nella curva nerazzurra, in quanto tra i leader dei Boys San e dei Viking. In particolare Piovella è anche indicato come membro del direttivo della curva.