Ciro Russo è stato arrestato, l’uomo che aveva dato fuoco all’ex moglie. Non aveva lasciato Reggio Calabria e così gli investigatori della squadra mobile e del servizio centrale operativo l’hanno trovato in pieno centro storico, in via Melacrino, in una pizzeria. Precedentemente erano state fatte diverse perquisizioni con un lungo monitoraggio delle amicizie e dei luoghi frequentati dallo stesso. Al momento Ciro Russo è stato portato all’interno dei locali della questura di Reggio Calabria. Era fuggito a bordo di una Hyundai i30 che è stata poi ritrovata in via Trieste. Le volanti sono intervenute per fermarlo dopo che era scattata una vera e propria caccia all’uomo. L’uomo era già stato, dopo la separazione, disposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia. Al momento Maria Antonietta, l’ex moglie, è in prognosi riservata presso il Centro grandi ustionati di Bari con delle ustioni per oltre la metà della superficie del suo corpo. (agg. di Matteo Fantozzi)
PROGNOSI RISERVATA PER MARIA ANTONIETTA
Prognosi riservata Maria Antonietta, l’ex moglie aggredita violentemente da Ciro Russo, ancora in fuga. La donna si trova al Centro grandi ustionati di Bari con ustioni su oltre il 50 per cento del corpo, in particolare al viso, ha difficoltà a respirare e parlare: è stata curata con un intervento innovativo. Nuovo bollettino in programma per la giornata di venerdì: Chi l’ha visto? rivela che ha chiesto di parlare con la polizia, vuole denunciare ulteriormente il marito Ciro Russo. Ecco le parole di Giuseppe Giudice, direttore della struttura barese: «La paziente è in prognosi riservata: sono delle ustioni profonde. Al momento è vigile, ha chiesto di fare un esposto alla Procura della Repubblica. La prognosi non verrà sciolta prima di un lungo periodo, le condizioni sono stabili ma le ustioni possono degenerare da un momento anafilattico, basti pensare alle infezioni che possono creare uno choc settico. Noi abbiamo fatto un trattamento innovativo, che ci consentirà di avere una guarigione migliore». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
AGGRESSORE IN FUGA
E’ caccia a Ciro Russo in tutta Italia, l’uomo che nella giornata di ieri, a Reggio Calabria, ha gettato del liquido infiammabile contro l’ex compagna. Al momento la donna si trova ricoverata presso il centro ustionati di Bari, trasportata con aereo militare durante la scorsa notte, e presenta ustioni di primo e secondo grado sul 50% del corpo. Il pericolo maggiore è che nella vittima possano ora sopraggiungere delle infezioni, ed è per questo che è stata ricoverata presso un centro specializzato. Le forze dell’ordine lo stanno cercando sia nei pressi del capoluogo calabrese, ma anche ad Ercolano, il paese dove si trovava agli arresti domiciliari, e vi è il forte sospetto che qualcuno possa averlo coperto, lo possa aiutare a nascondersi. L’inviato di Storie Italiane, programma Rai, è andato proprio ad Ercolano per provare ad intervistare i cittadini, cercando di capire se qualcuno lo conosceva: «La famiglia sono delle bravissime persone – afferma un residente – da Ercolano se ne è andato tanto tempo fa, era gente riservata. Ha rovinato non solo la sua famiglia – aggiunge – siamo rimasti sbalorditi, spero che non si uccida, in questi casi si può perdere anche il senso della ragione». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DÀ FUOCO ALL’EX: CACCIA A CIRO RUSSO
Forze dell’ordine a caccia di Ciro Russo, l’evaso che ha dato fuoco all’automobile con a bordo la moglie Maria Antonietta. L’inferno di fuoco non ha lasciato via di fuga alla donna, che sta lottando tra la vita e la morte al centro grandi ustionati di Bari. E c’è di più, come riporta Lacnews24: «Lo so che farai fatica a credermi ma di me non devi avere più paura non devi temere più niente», queste le parole dell’uomo in un post su Facebook dedicato proprio all’ex moglie. Un uomo violento, sottolinea il portale, con Maria Antonietta che aveva avuto il coraggio di denunciare le barbarie subite. «Invece di sgridarti avrei potuto farti una carezza, invece di darti uno schiaffo avrei potuto abbracciarti, tu lo avresti apprezzato e ti saresti tranquillizzata parlando con me e dicendomi quello che pensavi , avrei reso felice te e sarei stato felice io di ascoltarti…adesso…adesso che so amarti adesso che so come dimostrartelo adesso che saprei renderti felice in tutti i momenti che potevamo passare insieme, io ti ho persa, la mia vera punizione sarà questa non quella penale , l’idea di non poterti avere più’ accanto mi ha ucciso più’ volte e continua a farlo ogni giorno», aggiungeva Russo su Facebook. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RITROVATA L’AUTO DI CIRO RUSSO
L’ex moglie di Ciro Russo è gravissima, le sue condizioni sono peggiorate dopo il trasferimento in ospedale per le numerose ustioni di primo grado su diverse parti de corpo: sono tutt’ora in corso le ricerche serrata dell’evaso latitante per tutto la città sullo Stretto. Per ora l’unica novità riguarda il ritrovamento dell’automobile di Ciro Russo, rinvenuta in via Trieste non lontano dal luogo del tentato omicidio: molto probabilmente è stata abbandonata dall’evaso in fuga dopo che la caccia all’uomo si è fatto sempre più serrata contro di lui. Altre tracce però pare non averle lasciate, o quantomeno la polizia non ha più fatto filtrate aggiornamenti forse proprio per esercitare un minimo di effetto sorpresa contro il malvivente in fuga. Per fortuna i figli dell’uomo sembrano essere al sicuro dopo che la madre ha invece rischiato la vita proprio davanti la loro scuola, per mano di quello stesso padre che era finito ai domiciliari – pare – per violenze domestiche.
TENTATO FEMMINICIDIO A REGGIO CALABRIA
Un tentato “femminicidio” verrà bollato nelle prossime ore: purtroppo, aldilà delle “mode giornalistiche”, il caso di Reggio Calabria è di una serietà e gravità inaudite: un uomo, Ciro Russo, è evaso dagli arresti domiciliari (per maltrattamenti in famiglia, ndr) ad Ercolano (Napoli), ha inseguito l’ex moglie fino alla zona sud del capoluogo reggino, l’ha minacciata prima e poi ha dato fuoco all’auto con lei dentro, prima di fuggire e risultare a questo punto latitante con aggiunta di tentato omicidio a carico. L’episodio si è verificato nei pressi del liceo artistico ‘Frangipane’, poco dopo le 9 di questa mattina davanti agli studenti atterriti e in panico per quanto stava accadendo sotto i loro occhi. L’ex moglie al momento è ricoverata con gravi ustioni ma per fortuna non sarebbe in pericolo di vita, come testimoniano le prime informazioni emerse sui quotidiani locali calabresi. Secondo quanto reso invece noto dalla Polizia, il pregiudicato sarebbe Ciro Russo e si sarebbe avvicinato alla vettura dell’ex moglie con l’intento evidente di volerla uccidere: lei ha tentato la fuga ma nel panico si è schiantata contro un muro con l’auto. Trasmettiamo qui il comunicato della Questura di Reggio Calabria in merito alla fuga dell’evaso: «Il responsabile del tentato omicidio di stamattina avvenuto in via Frangipane di Reggio Calabria è RUSSO Ciro, di anni 42. L’uomo, di corporatura robusta, brizzolato, alto 1.88 mt, con occhi marroni, si è allontanato a bordo di un’autovettura Hyundai i30 di colore grigio scuro targata FF685FW. Sono in corso le ricerche da parte degli uomini della Squadra Mobile, delle Volanti e di tutta la Polizia di Stato»
LA FUGA DELL’EVASO
È lì che il Russo ha preso del liquido infiammabile e l’ha lanciato su tutta la vettura dando immediato fuoco con un accendino: la donna è rimasta incastrata dentro l’auto e gravemente ustionata è stata salvata dai tanti presenti testimoni, poi trasportata dal 118 al reparto Grandi Ustioni degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. L’uomo, è ancora attivamente ricercato dopo essere evaso dagli arresti domiciliari ai quali era sottoposto ad Ercolano; pare che nel compiere il tentato omicidio sia rimasto parzialmente ustionato anch’egli. «Tutto è successo troppo in fretta, solo quando la donna ha iniziato ad urlare ci siamo resi conto dell’accaduto», sono le prime voci raccolte da Tpi dei testimoni presenti nel momento dell’odiosa azione di Ciro Russo. Molti i punti ancora da chiarire per gli investigatori, in attesa che il fuggitivo venga acciuffato: perché ha inseguito l’ex moglie, come è possibile che sia sfuggito ai domiciliari con un lungo viaggio dalla Campania fino a Reggio Calabria; purtroppo è riuscito a trovare la moglie perché stava accompagnando uno dei due figli proprio nel liceo dove poi tutto è avvenuto. Le prossime ore daranno nuove informazioni di un caso che, purtroppo, segnerà la comunità di Reggio per molto tempo.