La terribile aggressione a Reggio Calabria a scapito di Maria Antonietta e che ha portato all’arresto dell’ex Curo Russo, reo di averle dato fuoco, sarà affrontato questa sera anche dalla trasmissione Quarto Grado. L’ultima notizia sconvolgente, come riporta La Gazzetta del Sud, è quella relativa alla morte del cagnolino Duk, il bassotto che era con lei in auto al momento della tragedia. Solo pochi giorni fa, dopo essere stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Bari dove è giunta con gravi ustioni sul corpo, Maria Antonietta Rositani aveva confidato ai medici: “Mi ha salvata la vita”, riferendosi proprio al suo amico a quattro zampe. Solo in queste ore la donna ha saputo della morte di Duk. Proprio il cagnolino si era scagliato contro Ciro Russo anche se comunque era riuscito ugualmente ad appiccare le fiamme dalle quali la sua ex era riuscita a salvarsi solo balzando fuori dalla vettura. Duk è morto per via delle gravi ustioni riportate nonostante le cure fornitegli da una clinica veterinaria di Reggio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“CIRO RUSSO GIÀ LA PICCHIAVA”
Si torna a parlare dell’aggressione a Maria Antonietta, la donna a cui è stato dato fuoco a Reggio Calabria da parte dell’ex, Ciro Russo. Oggi al programma Storie Italiane, di Rai Uno, vi era il fratello della vittima, Danilo, che ha spiegato come l’ex marito avesse già dato segnali di violenza nell’ultimo anno e mezzo: «Negli due/tre anni ci sono stati dei litigi, cose normali fra marito e moglie, poi da un anno e mezzo a questa parte Ciro ha iniziato ad “alzare le mani”, ed è stato denunciato da mia sorella, ma mai pensavamo arrivasse a tanto». Danilo conosce da una vita l’aggressore della sorella: «Lo conosco da quando ero piccolo, mi ha cresciuto praticamente lui, mai avremmo pensato che arrivasse a questo gesto». Il primo pensiero di Maria Antonietta, dopo la visita del fratello Danilo all’ospedale di Bari, è stato rivolto ai figli: «Appena mi ha visto mi ha chiesto di avere cura dei suoi figli, ma non deve preoccuparsi perché ci sono i nonni e altri parenti, può stare tranquilla». Intervistato da Storie Italiane anche il primario del centro ustionati di Bari, il professore Giudice, che ha di fatto ribadito quanto detto ieri: «E’ ancora purtroppo in prognosi riservata, anche se le sue condizioni sono stabili e la paziente è vigile». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
REGGIO CALABRIA, DÀ FUOCO ALL’EX MOGLIE: ARRESTATO
Proseguono le indagini al fine di fare luce sui movimenti di Ciro Russo. L’intento è cercare di capire chi possa averlo aiutato, sin dalla sua fuga da Ercolano. L’uomo intanto, dopo essere stato preso per ora non ha dichiarato nulla agli inquirenti, non ha voluto rispondere ed è stato condotto in carcere. Solo pochi giorni fa scriveva alla moglie Maria Antonietta: “chi ti vuole bene davvero, male non te ne fa”. In merito alle condizioni della vittima, la prognosi resta ancora riservata ma avrebbe chiesto di poter parlare con il magistrato per denunciare il suo aguzzino. Un testimone ha parlato ai microfoni di Pomeriggio 5 spiegando ciò a cui avrebbe assistito: “Dalla finestra ho assistito questa scena: il tizio con la macchina nera speronava l’auto della donna che cercava di scappare finendo contro una insenatura sul marciapiede, lui si è messo dietro con la sua macchina, ha aperto lo sportello dell’auto della donna, ha gettato un liquido infiammabile e le ha dato fuoco”. Un racconto choc che ripercorre con esattezza quando accaduto nei concitati momenti. “Una scena terribile, la donna è scesa gridando e correndo, lui tranquillamente è salito sulla macchina ed è andato via”, ha proseguito. “Lei diceva di averlo visto già dalla mattina, aveva paura per i bimbi”, ha aggiunto, spiegando però che in realtà era sola in auto in quanto i figli li aveva appena accompagnati a scuola. Poi ha concluso: “un gesto così drammatico, così mostruoso…”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FRATELLO VITTIMA: “TROPPA LIBERTÀ”
Nella puntata odierna de La Vita in Diretta, Francesca Fialdini è tornata ad occuparsi del caso della donna bruciata viva a Reggio Calabria dal suo ex dopo che quest’ultimo, partito da Ercolano (Napoli), ha eluso gli arresti domiciliari e ha percorso 500 km per arrivare la mattina presto dalla donna e compiere la sua vendetta. Come è noto, Ciro Russo è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile mentre era tranquillamente in una pizzeria del capoluogo calabrese e dopo aver fatto perdere le sue tracce: al momento tuttavia non si esclude che possa aver avuto un complice mentre montano le polemiche dal momento che (anche se nel suo caso non era previsto) non era dotato di braccialetto elettronico. E alle telecamere del programma di Rai 1 ad aggiornare e condizioni di Maria Antonietta, madre di due figli, sono stati il fratello e il medico che l’ha in cura presso il Centro Ustionati del Policlinico di Bari: la donna sarebbe vigile ma la prognosi resta riservata dato che presenta ustioni sul 50% del corpo e si è in una fase in cui potrebbero ancora insorgere delle complicanze. “Quando ho visto mia sorella le ho detto di non mollare perché lei ora deve andare avanti per i suoi figli” ha detto il fratello Danilo che a proposito dell’ex compagno non vuole dire nulla dato che “i fatti parlano da sé, non dove scappare e invece ha fatto quello che ha voluto…”, lamentandosi della troppa libertà che ha avuto nel compiere un gesto evidentemente premeditato. (agg. di R. G. Flore)
L’UOMO STAVA PER LASCIARE REGGIO CALABRIA
Anche la trasmissione “Chi l’ha visto?” dedica spazio alla vicenda della donna bruciata a Reggio Calabria da Ciro Russo, l’ex compagno arrestato nella serata di ieri in una pizzeria. Come fa sapere il noto programma di Rai Tre, ieri la vittima, ricoverata presso il centro ustionati di Bari, ha incontrato per la prima volta i propri famigliari da quando è accaduto il fattaccio. Inoltre, come riferisce l’inviato di “Chi l’ha visto?”, nelle ore precedenti l’arresto aveva chiesto di poter contattare la polizia per fornire informazioni utili in merito all’arresto dell’ex marito, ma nel frattempo le forze dell’ordine avevano già stanato Ciro Russo. Per quanto riguarda le condizioni fisiche della donna, i medici hanno spiegato che il prossimo bollettino medico verrà emesso solamente nella giornata di lunedì, anche perché non sono previsti miglioramenti significativi da qui alle prossime ore. Ricordiamo che al momento la paziente si trova in prognosi riservata con ustioni sul 50% del corpo fra cui al volto. Nel frattempo stanno proseguendo le indagini per capire se Ciro Russo sia stato aiutato da qualcuno durante la sua latitanza durata circa 24 ore, e sembra che lo stesso fosse pronto a lasciare Reggio Calabria prima dell’arresto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CIRO RUSSO, PRESO L’UOMO CHE HA DATO FUOCO ALL’EX
E’ stato arrestato nella serata di ieri Ciro Russo il 42enne originario di Ercolano, che due giorni fa a Reggio Calabria, aveva dato fuoco alla propria ex compagna, bruciandola con del liquido infiammabile mentre si trovava a bordo della sua auto. Dopo quasi 48 ore di fuga l’aggressore è stato catturato proprio nella città calabrese, in pieno centro storico: Ciro Russo stava mangiando una pizza in un locale di via Melacrino, quasi come se niente fosse. Le forze dell’ordine nelle ultime ore avevano di fatto braccato l’uomo, perquisendo numerose abitazioni di amici nonché i luoghi frequentati dallo stesso, fino a che non sono scattati gli arresti. Una volta finito in manette l’uomo è stato portato presso la questura di Reggio Calabria, e quindi arrestato. Nelle prossime ore ci sarà l’interrogatorio di garanzia che dovrebbe confermare il fermo, nel contempo proseguiranno le indagini anche se la vicenda appare piuttosto chiara. Ciro Russo, tra l’altro, è fuggito dai domiciliari dove si trovava ad Ercolano, in Campania, e tanto basta appunto per convalidare il fermo dello stesso.
DÀ FUOCO ALL’EX: PRESO CIRO RUSSO: DONNA IN PROGNOSI RISERVATA
Intanto la donna vittima della furia folle di Russo, si trova ancora ricoverata presso il centro grandi ustionati di Bari, una struttura specializzata nella cura delle bruciature. La paziente è stabile ma ancora in prognosi riservata, come ha spiegato il primario della stessa struttura, Giuseppe Giudice, intervistato dai microfoni di Storie Italiane, programma di Rai Uno: «La paziente presenta ustioni sul 50% del corpo ed in particolare sul voto e sugli arti, sono delle ustioni profonde quindi la prognosi rimane riservata. Anche se la situazione è stabile e la paziente è vigile bisogna monitorare con estrema attenzione la situazione visto che potrebbe degenerare da un momento all’altro a causa del sopraggiungere di infezioni, il maggior pericolo che questi pazienti corrono. La donna è stata sottoposta ad un intervento chirurgico innovativo che facciamo in pochi centri in Italia, e che consiste nel togliere il tessuto necrotico in maniera selettiva e che favorisce meglio la guarigione». Ma ovviamente il calvario per la povera vittima di ustioni è solo iniziato: «Sicuramente – ha aggiunto e concluso il primario – la signora verrà sottoposta ad altri interventi chirurgici correttivi».