Il Venezuela, lo sappiamo tutti, è in condizioni disastrose: povertà assoluta, mancanza di cibo, aiuti umanitari bloccati dal dittatore socialista Maduro, sull’orlo della guerra civile. Ma non mancano le testimonianze di chi si prodiga per aiutare chi più soffre. L’ultima, riportata dal sito Catholic News Agency, riguarda una suora, Madre Emilio Rivero che guida la Providence Nursing Home Foundation a Caracas, un centro di accoglienza per anziani particolarmente poveri e senza assistenza. Gli anziani soffrono in modo particolare la crisi o perché i loro familiari sono fuggiti all’estero (circa tre milioni di persone) o perché semplicemente indigenti. Con la mancanza di medicinali e cibo per queste suore il compito è assai difficile. Alcuni esperti hanno stimato che la maggioranza dei venezuelani con più di 60 anni dipendono dalla carità per sopravvivere, con la Chiesa cattolica in prima fila.
NESSUN AIUTO DAL GOVERNO
Madre Rivero ha rivelato alla stampa che molti degli elettrodomestici nella cucina non funzionano più per la mancanza di energia elettrica e ci sono problemi anche per l’acqua. Normalmente la casa di cura ospitava anche 100 pazienti, ma da quando è cominciata la crisi possono occuparsi solo di 40 persone. Grazie a tanti benefattori possono però permettersi di dare loro tre pasti al giorno e pranzo accolgono altre 15 persone in più. Non ricevono alcun aiuto dal governo, possono restare aperti solo grazie alle donazioni dei privati. “Questo è il nostro carisma, servire il prossimo, prenderci cura degli anziani, assicurarci che abbiano cibo, vestiti puliti, acqua” ha detto la suora in una intervista a Sky News