Proprio in questi giorni in cui si parla tanto del caso dell’insegnante di Prato rimasta incinta del suo giovanissimo allievo, all’epoca dei fatti appena 13enne, i riflettori si sono riaccesi su Valter Giordano, il professore di Saluzzo condannato per aver fatto sesso con le sue studentesse e tornato libero. Dopo aver patteggiato nel 2014 due anni di pena per aver avuto una relazione con due ragazze 17enni, la trasmissione Dritto e Rovescio in onda su Rete 4 lo ha intervistato in esclusiva. Ai microfoni del programma l’uomo ha commentato la sua attuale posizione spiegando anche cosa avvenne realmente. “Ho sbagliato, l’ho ammesso, ho pagato, e se devo essere sincero anche esageratamente perchè a un certo punto pareva che il paese avesse un unico mostro ed ero io”, ha esordito. Giordano fu accusato di aver abusato del suo ruolo di insegnante nei confronti di due alunne minorenni con le quali ebbe una relazione. Le telecamere del nuovo programma di Paolo Del Debbio lo hanno incontrato nella sua abitazione di famiglia, in provincia di Cuneo, dove vive in solitudine.
PROF DI SALUZZO: EBBE UNA RELAZIONE CON DUE STUDENTESSE 17ENNI
Ma cosa avvenne realmente qualche anno fa a Saluzzo, piccolo comune in Piemonte? “E’ successa una cosa molto semplice, cioè ognuno di noi ha dei limiti e quindi c’è stato un periodo della mia vita in cui probabilmente io non ero io. Succede di inciampare, di cadere su una delle proprie debolezze”, ha replicato l’ex insegnante. Valter Giordano riconosce oggi la minore età delle sue alunne e quel senso di responsabilità che lui aveva nei loro confronti, “ma su quello non ho avuto niente da dire”, dice. Nei loro confronti ammette di aver provato “un sentimento di affetto”. Conferma anche la presenza di sms compromettenti. In uno dei questi si legge: “Piaciuti i due 9 di italiano e storia?”, e la replica della minorenne: “Sì, ma sapevo già che li avrei avuti. Però lei mi promette fedeltà? Un bacio”. “Ho ancora lettere loro che sono sfuggite ai sequestri vari e non le ho mai diffuse per rispetto nei loro confronti”, ha ammesso il prof, che ha anche rivelato di sentirsi responsabile nei confronti di queste ragazze. Oggi dice: “Se ci fosse un posto di insegnante in Africa o da qualsiasi altra parte isolata io ci andrei, il problema sono gli altri, perchè a volte uno viene marchiato e il marchio resta”. Ed a chi lo giudica oggi, dice: “probabilmente non mi conosce”.