Che Valerio Nobili non fosse un semplice medico lo si capisce dai numerosi messaggi di cordoglio giunti all’indirizzo del primario e luminare del Bambino Gesù di Roma, in queste ultime ore. Da quando la notizia che quell’uomo accasciatosi sulla bicicletta nella giornata di venerdì, fosse il 53enne dottore che ha dedicato la sua vita alla pediatria e non solo, è partito il tam tam sui social, e sono diversi coloro che hanno voluto dedicare un pensiero, un ultimo saluto, allo scomparso. Molti sono semplici genitori il cui figlio è stato curato proprio dalle abili mani del dottore romano: «Quando mio figlio di poche settimane arrivò in ambulanza in fin di vita – ricorda una mamma, postando il suo messaggio sulla pagina Facebook dello stesso Nobili – fosti tu a prenderti cura di lui e la tua umanità e professionalità lo salvò. Ti dobbiamo la vita, di mio figlio e di tutti noi. Sono certo che avrai un posto degno di te lassù. Non ti dimenticherò mai». Così invece Alessio D’Amato, l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio: «La scomparsa del Professor Valerio Nobili ci rattrista e lascia un grande vuoto. Al Bambino Gesù rappresentava un punto di riferimento per tutti da molti anni. Ci mancheranno la sua grande professionalità e competenza di medico e ricercatore e la dedizione rivolta ai suoi pazienti. Voglio rivolgere ai suoi famigliari le condoglianze in questo momento di dolore». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VALERIO NOBILI, ADDIO AL LUMINARE DELLA PEDIATRIA
Lutto nel mondo della medicina e della scienza: all’età di 53 anni è morto Valerio Nobili, primario e luminare del Bambino Gesù, fra i più autorevoli patologi al mondo. Se ne è andato mentre si trovava in sella alla sua bicicletta, dopo un malore che non gli ha lasciato praticamente scampo. Aveva dedicato la sua vita alla pediatria e alla cura dei bambini, e fra le sue ultime grandi scoperte, quella della cura dell’obesità infantile nell’olio extravergine di oliva. Durante lo scorso mese di ottobre, il professore dell’università La Sapienza di Roma, aveva dimostrato in apposito convegno, i benefici dell’idrossitirosolo, polifenolo dell’olio d’oliva, nei bambini e nel controllo del loro peso. «Vi è un interesse sempre maggiore per le molecole di origine naturale – spiegava il professor Nobili ad autunno del 2018 – tra questi, l’Idrossitirosolo, composto fenolico che si trova nell’olivo e nell’olio extra vergine di oliva con proprietà antiossidanti, ha mostrato diverse attività anti-infiammatorie e antiaterogeniche». I risultati di quello studio, ricordò Nobili, sono molto promettenti e verranno pubblicati a breve: chissà se qualcuno proseguirà mai questa straordinaria ricerca. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VALERIO NOBILI, MORTO LUMINARE DEL BAMBINO GESÙ
Valerio Nobili, primario e luminare del Bambino Gesù di Roma, è morto nella giornata di ieri. Si è accasciato improvvisamente al suolo per un malore, forse un infarto, e a nulla è valso l’intervento dei sanitari. Un destino beffardo quello del medico patologo, che nella sua vita ha salvato migliaia di vite, ma che si è spento in pochi secondi, senza che nessuno potesse strapparlo dalla donna con la falce. Numerosi i messaggi di addio, anche perché Nobili era una persona molto conosciuta e stimata nell’ambiente medico. «Se n’è andato un grande ricercatore – le parole del direttore della Pediatria dell’Umberto l, Bruno Marino – un amico fraterno, un uomo gioviale». Sulla pagina Facebook del Bambino Gesù invece si legge: «Con il cuore spezzato diciamo addio al nostro carissimo professor Valerio Nobili». Molti anche i pensieri dei genitori dei piccoli pazienti che sono stati curati negli anni dal luminare: «Una grandissima persona – ricorda una mamma – sempre disponibile e con il sorriso sulle labbra. Non ho mai incontrato una persona con una umanità simile che si sedeva sul letto dei piccoli pazienti a parlare con loro e con i genitori. Sempre affettuoso con la mia bimba». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VALERIO NOBILI, MORTO IL PRIMARIO DEL BAMBINO GESÙ
E’ morto Valerio Nobili, considerato uno dei più grandi patologi al mondo. Docente presso il corso di specializzazione di Pediatria della Sapienza, e medico responsabile delle Unità di Malattie Epatometaboliche e della Ricerca Malattie Epatiche all’ospedale di Roma Bambino Gesù, è deceduto a seguito di un malore. Come riferisce l’edizione online de Il Messaggero, Nobili era in sella alla sua bicicletta, stava transitando sui binari del tram 19, quando si è sentito male, accasciandosi. Una pattuglia dei vigili urbani del II Gruppo è intervenuta celermente dopo aver assistito all’episodio praticamente in diretta, ma per il luminare non vi è stato nulla da fare. Quando l’ambulanza è giunta sul posto il medico era già morto, e ogni tentativo di rianimarlo è stato vano. La morte improvvisa è giunta nel pomeriggio di ieri, venerdì 15 marzo, attorno alle ore 15:00 in quel di piazza Thorvaldsen a Roma. Nobili, che avrebbe dovuto compiere 53 anni il prossimo mese di aprile, non aveva con se i documenti, e solamente nel tardo pomeriggio è stato identificato e i famigliari avvisati.
VALERIO NOBILI, MORTO IL LUMINARE DEL BAMBINO GESÙ
«Valerio Nobili – le parole di una collega – era considerato un punto di riferimento di tutti i pediatri romani e italiani per quel che riguarda le patologie del fegato e, in particolare, della steatosi epatica pediatrica». Sposato ma senza figli, aveva dedicato la sua vita al lavoro e alla scienza. Laureatosi e specializzatosi presso la prestigiosa università La Sapienza di Roma, nel 1993 si era trasferito all’ospedale St. Thomas di Londra, dove aveva lavorato come ricercatore, mentre nel 1999 aveva iniziato il suo impiego presso il Bambino Gesù. Era membro dell’American Association Study Liver Disease, dell’European association for the study of the liver, dell’European Society Pediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition, dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato e della Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica. «Valerio – fanno sapere le persone che lavoravano con lui – era una persona speciale, geniale e buona, che aiutava tutti e faceva tanta beneficenza per aiutare i suoi piccoli ricoverati».