Il fascismo è fascismo, i connotati sono gli stessi. Non c’è grande differenza tra la violenza del senatore di estrema destra australiano Fraser Anning e quella dello stragista Brenton Tarran che ha ammazzato 50 persone nell’attacco a due moschee neozelandesi. Subito dopo la diffusione della notizia dell’attacco il senatore aveva incredibilmente commentato che, benché condannasse il fatto e ogni genere di violenza, la strage aveva la sua motivazione nella crescente paura degli australiani e dei neozelandesi nei confronti della sempre più numerosa presenza musulmana. Poco importa che in Nuova Zelanda non si fosse mai verificato alcun problema tra islamici e neozelandesi, anzi, è sempre stata una pacifica convivenza: “La vera causa della strage il programma di immigrazione che permette ai fanatici musulmani di migrare in Nuova Zelanda” aveva aggiunto. Parole condannate in tutto il mondo. E’ successo così che il giorno dopo, quando il senatore stava facendo alcune comunicazioni in pubblico, un ragazzo di 17 anni si sia avvicinato alle sue spalle rompendogli un uovo in testa, un simpatico gesto di contestazione.
IL RAGAZZO CON L’UOVO
Ma Anning non ha gradito: si è immediatamente scagliato sul giovane prendendolo a calci e pugni in faccia, stringendo le mani al collo fino all’arrivo della polizia, quasi facendolo soffocare. Le autorità australiane hanno commentato che indagheranno sia sul gesto del ragazzo, il cui nome non è stato rivelato, che sulla reazione del politico. Il video dell’episodio è diventato ben presto virale, con l’hastag #EggBoy, il ragazzo dell’uovo. Migliaia i commenti in supporto del giovane, compresi molti da parte di islamici che lo ringraziano per aver preso le loro parti contro l’islamofobia e il razzismo del senatore. Viene in mente la famosa scarpa lanciata da un parlamentare iracheno all’ex presidente americano George Bush Jr. quando si trovava in Iraq a tenere una conferenza stampa dopo la vittoria americana. Gesti che esprimono il semplice sdegno verso personaggi che a volte se li meritano.