Dopo 21 anni è stato risolto il giallo del cadavere di Capraia, un vero e proprio cold case mai risolto. Nel 1998 venne ritrovato un uomo al largo della nota isola in provincia di Livorno, di cui però non fu possibile effettuare una precisa identificazione. Il corpo venne rinvenuto con una sciarpa addosso e una fede al dito, null’altro: nonostante apposite ricerche e segnalazioni, l’uomo venne tumulato al cimitero dei Lupi, e il caso venne archiviato per tutti, tranne che per il commissario Sartori. L’ex poliziotto iniziò infatti una sorta di sfida personale per provare a dare un nome a quel cadavere e soprattutto, consentire alla famiglia di sapere che fine aveva fatto il suo caro. Di conseguenza cominciò così una serie di investigazioni che si protrassero anche quando lo stesso Ilario Sartori andò in pensione. «Abbiamo fatto tutto quello che era umanamente possibile – racconta l’ex commissario di polizia ai microfoni di “Chi l’ha visto?” su Rai Tre – ma non avevamo la tecnologia avanzata che abbiamo oggi».
CADAVERE CAPRAIA: DOPO 21 ANNI RISOLTO IL COLD CASE
Sartori ha aggiunto: «Ho sempre pensato a quella persona e al fatto che avesse una famiglia, poi quando sono andato in pensione ho ricordato ai miei colleghi di tenere alta l’attenzione su quel caso». Quindi, nelle scorse settimane, l’illuminazione: «Un giorno, dopo le festività, mi sono imbattuto in un sito nuovo che non avevo mai visto, scoperto dopo aver inserito delle parole chiave in inglese come “marinaio scomparso”: ho quindi trovato un sito dove vi erano degli scomparsi, ho iniziato a sfogliare le foto e mi son imbattuto proprio nell’uomo trovato a Capraia nel 1998». Subito dopo la scoperta Sartori si è recato in polizia, e dopo le opportune verifiche, interpellando anche l’Interpol, «abbiamo comparato le impronte digitali e dato un’identità all’uomo». Comunicata la notizia alla famiglia, le sorelle dell’uomo, identificato come Zlatko, hanno spedito una bella lettera di ringraziamento all’ispettore Sartori.