Con la richiesta di archiviazione si allontana sempre di più la possibilità di scoprire che fine abbia fatto Luciana Fantato, la 59enne della quale si sono perse le tracce da quasi due anni da Gambolò, nel Pavese. Secondo il marito Pierino, la donna si sarebbe suicidata gettandosi nel fiume e l’inviata della trasmissione Pomeriggio 5 ha cercato di approfondire questa ipotesi la quale non apparirebbe del tutto impossibile. Ad appena 750 metri dalla sua abitazione, infatti, si troverebbe un fiume raggiungibile a piedi in pochi minuti. In quel tratto di strada non ci sarebbero telecamere in grado di riprendere la donna, il cui corpo, tuttavia, non è mai riemerso dall’acqua. Gli esperti però hanno spiegato che se il corpo della donna fosse rimasto realmente per troppo tempo in acqua, sarebbe andato incontro al processo di saponificazione, ovvero si sarebbe formata una sorta di patina viscida che avrebbe reso il corpo scivoloso e quindi avrebbe impedito di incagliarsi tra i rami. Luciana, dunque, se avesse deciso di gettarsi nel fiume, forse avrebbe già potuto raggiungere il mare. A parlare ai microfoni di Pomeriggio 5 è stata anche l’anziana suocera della donna scomparsa: “Non si sa niente, l’ho presa male perchè ho un grosso dispiacere, non lo auguro a nessuno”, ha commentato. E sull’ipotesi del suicidio: “Era giù di morale, non si faceva capire, aveva un carattere chiuso”. Ma, secondo lei, qualcuno avrebbe potuto farle del male? “Quello lo penso…”, ha confidato, senza tuttavia aggiungere eventuali sospetti. “Se tornasse non so cosa farei per la contentezza. Non avrebbe mai lasciato i suoi figli, era troppo innamorata di loro”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL GIALLO DI LUCIANA FANTATO
Luciana Fantato che fine ha fatto?
Due giorni fa nella puntata di Pomeriggio 5 (qui il video), i colleghi di News Mediaset hanno ricostruito la storia della povera casalinga 59enne scomparsa nel nulla dal 10 novembre 2017 a Gambolò (Pavia): si è pensato prima ad un allentamento volontario, poi le ipotesi di suicidio e omicidio sono emerse con le indagini che hanno cercato di capire i rapporti con il marito “accumulatore seriale” Pierino Marcantognini e con la figlia Marta. Lo scorso 14 marzo però la svolta che tutti avrebbe voluto evitare: il pm Valentina De Stefano ha fatto notificare al marito Pierino e ai figli Marta e Piergiorgio una richiesta di archiviazione, sulla quale ora dovrà pronunciarsi il gip. I giudici purtroppo non sono riusciti a reperire alcun nuovo messaggio/traccia che possa dimostrare cosa possa essere successo a Luciana Fantato in questi lunghi 2 anni passati.
LA PROCURA CHIEDE L’ARCHIVIAZIONE
In studio lunedì scorso Barbara D’Urso
chiamò ad intervenire il conduttore di Iceberg e Lombardia Nera, nonché esperto di cronaca nera, Marco Oliva: fu uno dei primi ad occuparsi del caso e in studio ha tentato di avanzare una sua possibile lettura sull’accaduto. Stante la mancanza del corpo e stante le possibili piste investigative sui presunti colpevoli, ad oggi, forse l’ipotesi più probabile è l’allontanamento volontario: restano però molti dubbi in merito al possibile coinvolgimento di una setta satanica che potrebbe averla rapita, uccisa e “murata viva” come ha spiegato il procuratore in questi anni nelle varie ipotesi di reato. Il marito Pierino affetto da disturbo di accumulo seriale e la figlia Marta con diversi problemi conflittuali con la madre, furono forse tra i motivi dell’allontanamento di Luciana Fantato: su questo già lunedì riportavamo il commento del reparto analisi criminologiche del Racis di Roma. Assieme al magistrato sono giunti alla conclusione che la «probabilità di un’azione omicidiaria nei confronti della donna è scarsa, giudicando invece più verosimile l’ipotesi dell’allontanamento volontario seguito dal suicidio».