Si torna a parlare del caso del terapista del centro di riabilitazione di Posilippo, arrestato dalla squadra mobile di Napoli lo scorso mese di agosto, per abusi sessuali nei confronti di tre bambine autistiche minorenni. Oggi si terrà un’udienza chiave presso il tribunale partenopeo, con l’accusa che ha chiesto 12 anni di carcere perché l’imputato si è avvalso del rito abbreviato. L’uomo è stato arrestato in flagranza del reato dopo che gli inquirenti hanno visionato le immagini delle telecamere segrete messe nel centro di Posillipo, che confermavano appunto gli abusi commessi sui piccoli pazienti: l’inchiesta è durata una sola settimana, grazie proprio ai filmati eloquenti. “Storie Italiane”, programma di Rai Uno, ha intervistato la madre e la zia di una piccola vittima dell’orco di Posillipo: «Ho scoperto che il terapista faceva delle foto pedopornografiche a mia figlia. Non c’è stato alcun approccio fisico ma con altra bambine sì». All’apparenza il 54enne imputato sembrava una bravissima persona: «Affidabile, sorridente, gentile, pensavamo svolgesse una normale terapia e invece faceva le foto alle mutandine di mia figlia e in mezzo alle sue gambe. Poi le salvava sul telefonino e forse le vendeva».
ABUSI SU BIMBE AUTISTICHE: UDIENZA CHIAVE PER IL TERAPISTA DI POSILLIPO
Simile le parole rilasciate dalla zia di una delle tre vittime: «Dall’aspetto una bravissima persona, io di solito sono diffidente ma lui mi sembrava tutto tranne che un orco». Terribile il sospetto della donna: «Ha 54 anni quindi svolgerà questo lavoro da circa 20/30 anni: pensate che lui è stato a contatto con mia nipote per un anno intero, e noi abbiamo visto solo quanto accaduto in una settimana…». La zia svela di come la bimba iniziasse a dare dei segnali preoccupanti a casa: «Una volta la bambina si è abbassata all’altezza dei pantaloni, ed inoltre ha problemi di comunicazione». Quella di oggi è un’udienza chiave visto che non è da escludere possa già giungere la sentenza.