Ultima settimana di ora solare: fra esattamente sette giorni, domenica 31 marzo, tireremo avanti le lancette di un’ora, entrando così nella fase di “più luce”. Grazie a quei sessanta minuti di cambiamento, dormiremo un’ora in meno domenica prossima ma nel contempo il sole tramonterà un’ora più tardi, allungando così le giornate. Dopo l’arrivo della primavera sarà il secondo passo verso la stagione estiva, che inizierà il 21 giugno prossimo, e che segnerà il solstizio d’estate, ovvero, il giorno dell’anno in cui potremo godere del maggior numero di ore al sole. Ma fino a quando si terrà l’ora legale? La risposta è semplice ed è il 27 ottobre del 2019, quando cambieremo nuovamente le ore su tutti gli orologi e sveglie di casa, tirando indietro le lancette di 60 minuti. Esattamente sei mesi fa si è dibattuto molto sulla necessità di una riforma a livello europeo per abolire il cambio dell’ora semiannuale, ma quando sembrava che si dovesse prendere una decisione da un giorno all’altro, il tutto è caduto nel dimenticatoio. I paesi del nord Europea starebbero comunque spingendo affinchè si mantenga per tutto l’anno l’ora solare, visto che dalle loro parti il sole tramonta in maniera naturale più tardi rispetto alle nostre zone. Bisognerà capire se qualcuno avrà il “coraggio” di prendere una decisione, o se si continuerà a dibattere senza fare nulla. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ORA LEGALE 2019: QUANDO CAMBIA L’ORA?
Se è vero che nel passaggio da ora solare a ora legale bisogna evitare inutili e dannosi allarmismi sui rischi per la salute, lo è pure che non bisogna ignorare che un’alterazione delle nostre abitudini, in particolare del bioritmo, effettivamente avviene. Lo ha spiegato, sentito da La Repubblica, Gianluca Rossato, direttore del Centro di Medicina del sonno dell’Unità operativa di neurologia del Sacro Cuore don Calabria Negrar di Verona:”Questo perché il nostro cervello, dunque il nostro corpo, è tarato naturalmente su un certo orario e ha bisogno di qualche giorno per adattarsi al cambiamento”. Secondo l’esperto, “in certi casi si accumulano anche due ore di sfasamento nel ritmo sonno-veglia. Questo sfasamento può avere effetti negativi in termini di aumento dello stress e riduzione della performance cognitiva, con minore attenzione e concentrazione nei giorni seguenti all’ingresso dell’ora legale”. (agg. di Dario D’angelo)
ORA LEGALE E SALUTE, ESPERTI: “NO ALLARMISMI“
Quando cambia l’ora? La risposta è tra una settimana: precisamente alle 2 della notte tra il 30 e il 31 marzo, quando lo spostamento di un’ora in avanti della lancetta sancirà ufficialmente il passaggio dall’ora solare all’ora legale. Come sempre quando questo appuntamento si affaccia veniamo bersagliati da articoli che ci ricordano le potenziali ricadute negative per la nostra salute ma gli esperti sono concordi nel dire che non bisogna fare eccessivi drammi. Filippo Crea, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, sentito da La Repubblica sul tema ha dichiarato:”Bisogna minimizzare qualsiasi allarme che colleghi l’ora legale con la probabilità di avere un infarto e altri eventi cardiovascolari gravi: tali problemi, infatti, si presentano in soggetti che hanno già un elevato rischio di partenza. In altre parole, lo stress associato al cambiamento d’orario può anticipare l’insorgenza di un evento cardiaco importante che si sarebbe comunque manifestato subito dopo, nei giorni successivi al lunedì”. (agg. di Dario D’Angelo)
ORA LEGALE 2019
Ora legale 2019 e ora solare, nuovo “switch” in arrivo. Il cambio dell’ora nella notte tra il 30 e il 31 marzo 2019, alle ore 2.00, lancette spostate in avanti di un’ora. Addio all’ora solare, orario utilizzato durante il periodo invernale (quando coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento), e bentornata all’ora legale 2019, legata al periodo estivo. Una convenzione utilizzata per sfruttare al meglio l’irradiazione del sole e anche i dati non mentono: secondo una stima di Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale, l’Italia ha risparmiato complessivamente ben 554 milioni di kilowattora. Grazie all’ora quotidiana in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, i kilowattora risparmiati sono paragonabili al consumo medio annuo di elettricità di oltre 200 famiglie, quasi 290 mila tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera in meno. E, di conseguenza, un risparmio economico non indifferente: come sottolinea repubblica, grazie al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2018 è pari a circa 111 milioni di euro.
ORA LEGALE 2019 vs ORA SOLARE: IL CAMBIO A FINE MARZO, I PRO E I CONTRO
Il risparmio energetico annuo quantificato dal gruppo Terna dovuto all’ora legale è di 543.800.00 kWh, pari al fabbisogno energetico della pubblica illuminazione in Sicilia: questo, come del resto le riduzioni di emissione di anidride carbonica, rientra sicuramente tra i pro del cambio da ora legale a ora solare, ma non è finita qui. Come evidenzia Focus, c’è un altro dato da non sottovalutare: la diminuzione delle attività criminose del 3 per cento, conseguenza del prolungamento di un’ora di luce. Ma non mancano i contro: secondo una stima del Codacons, un bambino su due manifesta disturbi del sonno in seguito ai due cambi di orario. Un cambio che causa anche dei problemi al 15 per cento di adulti: parliamo di sintomi come senso di irritabilità, fatica e difficoltà di addormentarsi. Parlando di consumi, c’è un aumento dell’1 per cento relativo ai consumi di energia: un’impennata legata al maggiore uso di condizionatori d’aria. Tornando agli effetti del cambio di orario, da ora legale a ora solare o viceversa, uno studio svizzero condotto su 500 teenager stima in tre settimane il tempo necessario per i più giovani per abituarsi al cambio d’ora.
ORA LEGALE 2019 vs ORA SOLARE: GLI EFFETTI COLLATERALI E I BENEFICI
E’ storicamente noto che il cambio da ora legale a ora solare implica problemi di sonno, ma non solo: Focus rivela che ci sono almeno altri quattro effetti collaterali che non vanno assolutamente sottovalutati. Uno di questi è la perdita di concentrazione e produttività al lavoro: uno studio pubblicato nel 2012 sul Journal of Applied Psychology ha spiegato che c’è un aumento della quantità di tempo che le persone perdono a navigare su siti che niente hanno a che fare con il proprio lavoro. Un altro studio, questa volta svolto in Indiana, sottolinea come gli studenti delle contee che avevano appena portato avanti le lancette dell’orologio ottenevano dei punteggi decisamente inferiori (due per cento circa) nel test per l’esame di ammissione al college. I dati rivelano anche altro: nel passaggio da ora solare a ora legale diminuisce il numero di incidenti in macchina: una spiegazione può essere legata alla maggiore quantità di luce con il periodo estivo e autunnale. E ancora due ricerche legate alle prime settimane di ora legale: innanzitutto un picco di attacchi di cuore, legata forse all’ora persa con il cambio; in secondo luogo, chiamando in causa anche le settimane successive al ritorno all’ora solare, un aumento dei suicidi che potrebbe essere ricondotto nei piccoli cambiamenti nei ritmi cronobiologici.
ORA LEGALE 2019: COME COMBATTERE L’INSONNIA
Come dicevamo in precedenza, una delle maggiori conseguenze del cambio dall’ora solare all’ora legale per bambini e adulti è l’insonnia: lo spostamento delle lancette funziona come una sorta di jet lag che disorienta l’organismo, uno squilibrio di ormoni non indifferente, ed è necessario prendere le contromisure adatte. Come riporta Quotidiano, la medico pratico Carla Lertola dà dei consigli pro-sonno che potrebbero tornare particolarmente utili. Innanzitutto è necessario mantenersi leggeri: l’alimentazione è uno dei fattori più importanti per battere l’insonnia ed è sconsigliato ricorrere a pasti impegnativi soprattutto la sera; no dunque a grassi e proteine, soprattutto la pizza, e vietate razioni abbondanti. Altro fattore importante sono gli orari, che vanno rispettati categoricamente: cena almeno tre ore prima di coricarsi e rispettare una certa regolarità, al fine di evitare squilibri che potrebbero riflettersi sul benessere. Infine, importante è la “sconnessione”: quando si è in camera da letto e ci si appresta a dormire, vanno spenti tutti i dispositivi, dalla televisione al computer.