Il cardinale austriaco Christoph Schönborn ha un cancro alla prostata. Lo ha annunciato l’arcivescovo di Vienna e presidente della Conferenza episcopale austriaca. A maggio sarà operato, quindi sarà in convalescenza per diverse settimane. «La gente sopravviverà, e spero di farlo anche io», ha detto il cardinale Schönborn ieri nella conferenza stampa con cui ha terminato l’incontro della Conferenza episcopale austriaca. Il cardinale ha precisato ai giornalisti che la diagnosi del cancro alla prostata «non è particolarmente tragica» perché «grazie a Dio nella maggior parte dei casi è curabile». Alle parole di Schönborn si aggiungono quelle di Michael Pruller, suo portavoce, il quale ha detto che i medici ritengono che il tumore sia stato scoperto in tempo e che quindi si aspettano una guarigione completa. Ma il tema principale della Conferenza episcopale era la lotta contro gli abusi e la violenza nella Chiesa. Schönborn a tal proposito ha parlato di «cambiamento culturale».
CARDINALE SCHÖNBORN E LA LOTTA DELLA CHIESA ALLA PEDOFILIA
Per il cardinale Christoph Schönborn siamo di fronte ad un’apertura della Chiesa sul tema della lotta contro gli abusi e le violenze. L’arcivescovo di Vienna ha spiegato che «i sistemi chiusi» sono quelli particolarmente soggetti ad abusi. «Questo è il focolaio su cui prosperano gli abusi». Recentemente aveva parlato di un «periodo di prova per la Chiesa». Lo aveva fatto durante il summit convocato in Vaticano sul tema della tutela ai minori, in un’intervista rilasciata all’Osservatore Romano. «Questi quattro giorni possono essere un grande momento di rinnovamento della Chiesa tramite la conversione», aveva spiegato il porporato. «La critica può essere vista anche come un anelito di quelle persone che ci criticano ma perché vogliono che quella grandezza del Vangelo sia vera, sia vissuta autenticamente», ha evidenziato il cardinale Schönborn, secondo cui la durezza dei mass-media contro la Chiesa è un «desiderio nascosto, che la Chiesa sia veramente quello che Gesù vuole che sia».