Il Sindaco di Milano Beppe Sala oggi alla StraMilano ha spiegato come non voglia mettere «il cappello su questi fatti, come fanno in tanti, perché i temi sono complessi. Certo la battuta di Salvini ‘fatti eleggere’ mi sembra una risposta che non ha senso. È un modo per sfuggire al dibattito. Adesso si riattiverà il dibattito sullo ius soli che è una questione significativa. Giusto che ne parli il Parlamento, quindi io voglio evitare di cavarmela con delle battute, ma certamente c’è un tema di tanti ragazzi che sono nati in Italia e vivono la nostra cultura». Lo scontro su Salvini continua e dopo la “battuta” infelice del Ministro e le critiche che vanno dal “Bimbominkia” scagliato da Pif al “Ministro indegno” da larga parte del Pd, arriva la pronta replica del leader leghista: «Ius soli? Non se ne parla. L’Italia è già oggi il Paese che concede più cittadinanze ogni anno, non serve una nuova legge». Non solo, per Salvini la cittadinanza «è una cosa seria e arriva alla fine di un percorso di integrazione, non è un biglietto per il luna park. In singoli casi eccezionali si può concedere anche prima del tempo, ma la legge non cambierà». In merito a Ramy e Adam (questa sera ospiti a Che tempo che fa, ndr), i due ragazzi-eroi del bus dirottato, il vicepremier rilancia «stiamo proseguendo con tutte le verifiche del caso, spero di incontrarlo presto e ringraziarlo per il suo coraggio».
L’ATTACCO DI PIF A SALVINI
Nasce tutto da una battuta di Salvini ieri sera a Cernobbio sul caso di Ramy, il 13enne che assieme ai propri compagni e ai carabinieri ha evitato una potenziale strage sul bus dirottato a San Donato Milanese mercoledì scorso: prima l’intera classe Pd, poi alcuni Cinque Stelle ma anche molti personaggi dello star system e della tv si sono scagliati contro il Ministro degli Interni, non da ultimo Pif (vero nome Pierfrancesco Filiberto). «Abbiamo un ministro dell’interno che fa il bullo con un ragazzino di 13 anni. Definirlo “ministro della mala vita” forse va al di là delle sue capacità. È semplicemente un BIMBOMINKIA», scrive il noto ex Iena, Testimone e ora affermato (e bravo) regista palermitano. Salvini poche ore prima aveva risposto all’ennesima domanda sulla cittadinanza da consegnare al piccolo Ramy in maniera secca e provocatoria: «vuole lo Ius Soli e cittadinanza per i compagni? Si faccia eleggere». Aprici cielo, la bufera è scattata subito con tantissimi in totale disaccordo e disgusto per l’affronto lanciato ad un ragazzino delle medie.
MENO SAVIANO, PIU “BIMBOMINKIA”?
Secondo Pif però dar del “Ministro della Mala Vita” a Salvini, come fa da tempo ormai Roberto Saviano (che ora andrà a processo dopo la denuncia dello stesso leader leghista) sarebbe anche troppo e sul caso del 13enne eroe sul bus dirottato la definizione che il regista siciliano trova per Salvini è semplicemente “bimbominkia”, con tanto di foto postata sul significato “originario” nel dizionario. «Nel gergo giovanile, utente web che si comporta in modo stupido e infantile, intervenendo continuamente nelle discussioni e mostrandosi fastidioso e irriguardoso verso gli altri»: insomma, per Pif il Ministro degli Interni, che pure aveva rilasciato dichiarazioni assolutamente contestabili e ovviamente a pieno diritto non condivisibili, è alla stessa stregua dei tanti “imbecilli da tastiera” che affollano i social. Al di là dei giudizi politici che si possono trarre anche dalla vicenda di San Donato e sullo Ius Soli, il “refrain” cui si assiste è sempre lo stesso, uno scontro tra due “propagande”: la prima attaccata (da tutti i media) vede un Ministro rivolgersi con parole assai poco “tenere” nei confronti di un ragazzino con una battuta sinceramente assai evitabile, ma la seconda invece (silenziata da tutti) vede l’utilizzo di alcuni adolescenti per spingere la propria battaglia in favore dello Ius Soli. In entrambe c’è qualcosa che si perde, infine, ovvero quella realtà che urge alla discussione e al dialogo su come risolvere un problema comunque presente (quello della cittadinanza) senza il paraocchi di nessuna propaganda, non solo quella dei vari “bimbiminkia” di turno.