Tra le sorprese più interessanti del panorama cinematografico italiano nel 2018, Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher si candida a recitare un ruolo da protagonista ai David di Donatello 2019. Reduce dagli ottimi Corpo Celeste e Le Meraviglie, la regista di Fiesole ha riscosso grande successo al Festival di Cannes 2019, dove ha ottenuto il premio per la miglior sceneggiatura. Una fiaba coraggiosa figlia di un cinema destrutturato e molto originale, che riesce a condensare emozione ed estetica con risultati di altissima fattura. Oltre la sorella della cineasta Alba Rohrwacher, protagonisti di questo lungometraggio il giovane Adriano Tardiolo, Tommaso Ragno, Luca Chikovani, Agnese Graziani, Natalino Balasso e Nicoletta Braschi. Distribuito da 01Distribution, Lazzaro Felice ha raccolto nove candidature ai David 2019: miglior film miglior attrice non protagonista, miglior regia, miglior produttore, miglior scenografia, miglior fotografia, miglior suono, miglior costumi e miglior sceneggiatura originale.
LAZZARO FELICE: LA TRAMA DEL FILM
Una straordinaria storia di amicizia: Quella di Lazzaro, un contadino che non ha ancora vent’anni ed è talmente buono da poter sembrare stupido, e Tancredi, giovane come lui, ma viziato dalla sua immaginazione. Un’amicizia che nasce come vera, nel bel mezzo di trame segrete e bugie. Un’amicizia che, luminosa e giovane, è la prima, per il giovane Lazzaro e che attraverserà intatta il tempo che passa e le conseguenze dirompenti della fine di un Grande Inganno, portando Lazzaro nella città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi. Un lungometraggio che ha convinto critica e pubblico, con un buon bottino anche al box office: 489 mila euro solo in Italia, ma bisogna considerare anche i risultati esteri, soprattutto in Francia dove Alice Rohrwacher è particolarmente stimata per la sua idea di cinema e il suo coraggio.
I RICONOSCIMENTI AI DAVID DI DONATELLO 2019
Premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2018, Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher ha ottenuto nove candidature ai David di Donatello 2019 ma non solo. L’elenco dei riconoscimenti per il film prodotto anche da Rai Cinema è lungo: 3 candidature ai Nastri d’Argento, 4 candidature agli European Film Awards, 1 candidatura a Spirit Awards. Intervistata da Huffington Post, la cineasta toscana ha raccontato: «Prima che il film prendesse forma avevo in mente un’immagine fuori dal tempo: un gruppo di contadini che si caricano addosso tutte le loro cose e aspettano ad attraversare il fiumiciattolo che li separerà per sempre dalla loro vita di prima per condurli in un’esistenza nuova e sconosciuta. Loro sono lì, ma esitano. Esitano perché hanno paura. Volevo raccontare una bontà così assoluta da risultare quasi imbarazzante. Volevo raccontare la fine della mezzadria. La fine di un tempo di miseria che coincide con l’inizio di un’altra miseria, diversa e altrettanto profonda».