Sono 5 i migranti arrestati a bordo del mercantile El Hiblu 1 dopo lo sbarco dei 108 rifugiati a bordo della petroliera diretta verso la Libia ma dirottata dagli stessi immigrati: poco dopo le 10 di questa mattina lo sbarco sul molo de La Valletta è stato ultimato e il mercantile è tornato in pieno possesso del suo capitano. La polizia maltese ha preso in carico i presunti responsabili del dirottamento e ora provvederanno a tutte le verifiche del caso prima di prendere provvedimenti, in accordo con la comunità europea: la stessa modalità sarà attivata anche per capire come distribuire il centinaio di migranti sbarcato, come avvenuto già negli scorsi mesi con i rifugiati salvati dalla nave Ong Aquarius. Per il vicepremier Salvini, «molto bene l’intervento militare di Malta. È la dimostrazione che l’immigrazione è gestita da criminali e va bloccata con ogni mezzo necessario».
IL TWEET POLEMICO DI MUSCAT
Il mercantile El Hiblu 1, dirottato ieri dai migranti, è giunto poco fa a Malta. Come riferito da numerosi organi di informazione, a cominciare dal sito di Sky Tg24, la nave è attraccata alle ore 8:30 di questa mattina, giovedì 28 marzo, presso il Boiler Wharf de La Valletta, lo stesso dove sbarcarono i migranti dell’Aquarius a settembre del 2018. L’imbarcazione era tornata nelle mani del suo legittimo capitano dopo un intervento delle forze speciali maltesi, che hanno neutralizzato l’azione di sequestro posta in essere da un centinaio di migranti, soccorsi nella giornata di ieri al largo della Libia. Il premier maltese Joseph Muscat ha twittato poco fa sulla vicenda, scrivendo: «Non ci sottraiamo alle responsabilità nonostante le nostre dimensioni. Ora seguiremo tutte le regole internazionali di conseguenza». Forse una frecciata all’Italia, chi lo sa, fatto sta che ora i circa 100 migranti a bordo della nave verranno consegnati alle autorità, in attesa poi di in una rimpatriata generale verso la Libia. Proprio a Tripoli si stavano dirigendo i profughi quando hanno preso sotto sequestro la nave che li aveva soccorsi nel Mediterrano, appunto la El Hiblu 1, per poi dirigersi verso Malta. Inizialmente si pensava che la nave potesse puntare verso l’Italia, per poi cambiare rotta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MERCANTILE DIROTTATO DAI MIGRANTI VERSO MALTA
Il mercantile dirottato ieri pomeriggio dai migranti al largo della Libia, ha raggiunto pochi minuti fa le acque territoriali maltesi e si sta dirigendo verso La Valletta. La El Hiblu 1, così si chiama l’imbarcazione che i profughi hanno “sequestrato” quando si trovavano a 6 miglia dal porto di Tripoli, dopo che erano stati intercettati dalle autorità libiche, ha a bordo più di 100 migranti che erano stati soccorsi in mare. Stando a quanto riferito poco fa dal Times of Malta, quotidiano locale, le autorità sono riuscite a stabilire un contatto con il capitano della nave a circa 30 miglia nautiche di distanza, che ha aggiornato la situazione: il numero uno dell’imbarcazione ha spiegato più volte di non avere il controllo del mercantile, e che lui e il suo equipaggio sono stati costretti e minacciati, forse anche con l’uso di armi, a procedere appunto verso Malta. Subito dopo l’allarme lanciato, un gruppo di unità speciali maltesi con una motovedetta e un elicottero, sono saliti a bordo della El Hiblu 1, hanno ripreso il possesso della nave e l’hanno messa in sicurezza, riconsegnandola al capitano. L’imbarcazione sta navigando verso Malta dove l’intero gruppo di migranti verrà consegnato alla polizia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MERCANTILE DIROTTATO: IL TWEET DI SALVINI
«Non sono naufraghi ma pirati, sappiano che l’Italia la vedranno col cannocchiale»: il tweet di pochi istanti fa del Ministro Matteo Salvini mette in guarda dal nuovo caso urgente “esploso” nel Mediterraneo dopo che un mercantile diretto verso la Libia pare sia stato dirottato da alcuni migranti salvati da un barcone durante l’attraversata. Secondo il vicepremier leghista, su fonti del Viminale, la nave dirottata a bordo da alcuni clandestini sarebbe ora diretta verso Malta o Lampedusa: «non siamo più ai soccorsi, sarebbe il primo atto di pirateria in alto mare, con migranti che hanno dirottato il mercantile che era arrivato a sei miglia dalla costa libica. L’Italia la vedranno col cannocchiale» ha fatto sapere ancora Salvini dal Viminale, nel giorno in cui la Procura di Roma potrebbe aver sollevato un nuovo caso Diciotti sul presunto sequestro di persona a bordo della nave Ong Sea Watch3. Il mercantile di nome Elhiblu I era diretto verso la Libia ma i migranti, non appena resosi conto della direzione, avrebbero fatto inversione di marcia dirottando la nave e facendo scattare l’allarme (l’approdo sulle coste libiche sarebbe dovuto avvenire ieri sera a tarda ora).
IL CASO DEL DIROTTAMENTO
È stata subito allertata la Guardia Costiera italiana che nelle prossime ore dovrà monitorare la situazione del mercantile, visto che il Viminale nutre forti dubbi in merito al comportamento che potrebbe tenere Malta: spesse volte anche nel recente passato, diverse navi di soccorsi sono state fatte passare per dirigere verso Lampedusa e altre coste italiane. Nel frattempo in mattinata una motovedetta libica aveva intercettato e salvato 120 migranti naufragati in acque Sar libiche e sta rientrando a Tripoli. Il caso ancora in corso riporta alla mente l’emergenza vissuta lo scorso 8 luglio a bordo della nave-incrociatore italiano Vos Thalassa dove alcuni migranti avevano costretto il comandante a cambiare rotta dopo l’annuncio della direzione Libia (in quanto porto sicuro più vicino, ndr). Per quel caso, e per le frasi all’epoca dei Ministri Salvini e Toninelli – “facinorosi e dirottatori a bordo” – l’Italia è ancora a rischio processo presso la Corte CEDU di Strasburgo: il Governo avrebbe violato il diritto all’equo processo anticipando il giudizio di colpevolezza tramite le frasi dei due Ministri. Il caso dell’eventuale pirateria sul mercantile libico rischia, al momento, di portar con sé il medesimo esito finale.