«Mi stai portando all’esasperazione», questo uno dei messaggi inviati dal 14enne alla professoressa di Prato, che ossessivamente gli chiedeva se l’amasse o meno. Minacce di suicidio e molto altro negli sms al vaglio della Procura: come riporta La vita in diretta, Il Tribunale dei minori sta valutando se revocare o meno la potestà genitoriale all’insegnante e al marito, una situazione che va attenzionata. Per quanto riguarda il compagno della donna, al momento ai domiciliari, ieri la Procura ha provato a sentirlo ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. I legali della 31enne hanno parlato di una “strategia difensiva potente”, mentre la Procura per la vittima sta pensando a un unico incidente probatorio, l’obiettivo è quello di cercare di proteggerlo il più possibile: basti pensare che nella palestra frequentata dai due protagonisti della vicenda è stato vietato a chiunque di parlare di questo argomento. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
L’AMICA DELLA PROF: “ERA SERENA E SORRIDENTE”
Il test del dna effettuato sul figlio maggiore della prof di Prato che ha partorito un bimbo da un 14enne, ha confermato la paternità del marito della stessa donna. Non vi sono dubbi anche in merito al piccolo di pochi mesi, il cui padre sarebbe appunto l’adolescente che ha avuto una relazione clandestina con la prof di ripetizione e infermiera. La donna è stata arrestata negli scorsi giorni con l’accusa di violenza sessuale, mentre il marito è sotto indagine con l’accusa di “alterazione di stato”, e gli inquirenti stanno cercando di capire in particolare la posizione di quest’ultimo: è possibile che lo stesso abbia deciso di riconoscere il figlio nonostante sapesse che fosse del 14enne? Il programma di Rai Uno, “Storie Italiane”, ha intervistato una donna considerata un’amica intima della prof, che ha spiegato: «Li ho visti tutti e quattro, dopo il parto, erano tranquilli, sereni, “casa e chiesa”… oddio, chiesa non del tutto, visto che bestemmiava in strada anche davanti al figlio. Lei si scandalizzava quando le dicevo che uscivo senza il marito, poi vedi cosa è successo…». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PROF DI PRATO: CHIESTA REVOCA DEI DOMICILIARI
Gli avvocati difensori della 31enne di Prato indagata per aver avuto una relazione con un minore, a cui impartiva ripetizioni private di inglese, hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari disposti per il pericolo di inquinamento delle prove e reiterazione del reato. Da quella relazione, come ha provato il test del Dna, è nato anche un bambino che oggi ha sette mesi. Per martedì 2 aprile è fissato l’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Prato. Nell’ambito dell’inchiesta è indagato da ieri anche il marito della donna, perché secondo l’accusa avrebbe riconosciuto il neonato pur sapendo che il padre era il 15enne. Quindi è accusato di alterazione di stato civile. Secondo quanto riportato da Repubblica, l’uomo oggi non si è presentato in procura dove doveva essere interrogato. Ha fatto sapere, tramite i suoi legali, che intende avvalersi della facoltà di non rispondere. (agg. di Silvana Palazzo)
“SPIAVA IL RAGAZZINO ANCHE IN PALESTRA”
Nell’odierna puntata de La Vita in Diretta, tra i casi di cronaca da copertina che sono stati trattati nel corso del rotocalco pomeridiano di Rai 1 si è tornato a parlare della torbida vicenda di Prato, col 14enne padre di un bimbo avuto dalla infermiera che gli dava ripetizioni. Come si è appreso nelle ultime ore, è stato disposto il test del Dna anche sul secondo figlio della donna dato che il dubbio degli inquirenti è che pure questi possa essere nato da un’altra relazione extraconiugale. Tuttavia, a tenere banco sono pure gli sms della donna ni confronti del minore e in cui lo minacciava di rivelare tutto se avesse parlato della loro storia: oltre ai messaggi in cui sembra venire a galla il rapporto morboso della infermiera nei confronti del ragazzino, l’inviata del programma di Rai 1 ha riportato in diretta alcune testimonianze di chi lo conosceva da quando era piccolo, vale a dire la titolare della palestra di Prato che frequentava dall’età di 5 anni e la sua istruttrice di karate. Inoltre, da alcuni resoconti su cui comunque mancano le conferme pare che l’infermiera in almeno un’occasione abbia spiato il suo giovanissimo amante in palestra mentre faceva la doccia: particolare che renderebbe ancora più torbida la vicenda e che nelle ultime ora ha visto coinvolto anche il marito della donna stessa per “alterazione di stato” avendo finto che il bambino nato dalla relazione col minorenne fosse figlio suo. (agg. di R. G. Flore)
ATTESO ESAME DNA ANCHE SULL’ALTRO FIGLIO 11ENNE
Ci sono importanti novità sul caso dell’operatrice sanitaria di 31 anni accusata di violenza sessuale su minore a Prato. Ci riferiamo al caso dell’insegnante arrestata, anche se non è corretto chiamarla così, visto che dava ripetizioni. Le indagini proseguono e non si escludono altri colpi di scena. La Procura, come riportato dal Corriere della Sera, ha chiesto un altro esame del Dna, stavolta sul secondo figlio della donna che ha 11 anni. C’è il sospetto che anche lui possa essere nato da un’altra relazione extraconiugale. Ancora con un altro minore? Se lo chiedono gli inquirenti. Gli inquirenti intanto stanno cercando di ricostruire se aveva contatti con altri ragazzini. In una conversazione virtuale di alcuni mesi fa, l’indagata ha un colloquio con un ragazzino toscano di 15 anni. La conversazione sembra nascondere richieste di natura sessuale. «Tu saresti Milf?», chiede lui alla donna. E lei conferma senza pensarci troppo. Sembra che alla donna piacesse circondarsi di ragazzini. «Ho sentito qualche volta qualcuno dei genitori fare battute sul fatto che sta sempre a parlare con questi adolescenti e ricordo che tutte le volte lei rispondeva “Chi sta in mezzo ai ragazzi rimane giovane”», ha raccontato agli inquirenti una testimone che frequenta la palestra. (agg. di Silvana Palazzo)
PRATO, PROF ARRESTATA: IL RACCONTO DEL 14ENNE
Uno dei racconti più raccapriccianti in merito al caso di Prato – dove un alunno è stato per anni molestato dalla sua prof durante le ripetizioni scolastiche (le faceva nel tempo libero visto che lei di lavoro faceva l’operatrice socio sanitaria) fino ad arrivare ad avere un figlio da lui – riguarda la testimonianza dell’istruttrice della palestra frequentata dal ragazzo 14enne (oggi ha 15 anni) da quando era bambino: «Ci disse che la donna gli aveva svelato che il figlio era suo solo a gravidanza avanzata, e che minacciava di uccidersi». ieri è stata confermato l’arresto ai domiciliari della donna, con indagini a carico anche per il marito, ma le tinte macabre che sottendono questa vicenda intricata iniziano ad emergere dai vari racconti e interrogatori forniti dalla Procura agli organi di stampa: «I contatti fra la donna e il minore sono confermati dall’analisi delle chat, 170 pagine di chat stampate», a rivelato all’AdnKronos il procuratore capo di Prato, Giuseppe Nicolosi. Minacce, richieste esplicite, pressioni psicologiche per indurre il ragazzino a compiere atti sessuali con lei: tutto questo emerge dalle carte e ora anche dal racconto fatto dall’alunno ad alcuni professori e istruttori che hanno avuto a che fare di recente con lui.
“MI HA ROVINATO LA VITA”
«Quella donna mi ha rovinato la vita», ha raccontato il giovanissimo alla sua insegnante in palestra, «la sentiva perché lei frequentemente minacciava di ammazzarsi e quindi cercava di sostenerla e tranquillizzarla. – racconta l’istruttrice -. Gli dissi che era strano che parlasse con lui e non con uno psicologo». Nella confessione raccontata dall’istruttrice agli inquirenti – oggi riportata dal Corriere della Sera – il ragazzino «si vedeva che era nervoso. Notai immediatamente che non stava dicendo tutta la verità». In un incontro organizzato dalla stessa istruttrice con il ragazzo e la madre, preoccupata per i comportamenti strani del figlio, arriva la tanto agognata confessione: «Cercai di rassicurarlo e di farlo sentire libero di parlare. Gli chiesi allora di chi fosse il figlio più piccolo della donna, visto che lei non faceva mistero che il padre non fosse il marito» ed è a quel punto che l’adolescente inizia a piangere e urlare, dicendo che lui stesso era il papà «Raccontò che la donna aveva scritto su Facebook di essere incinta e lui, spaventato dall’eventualità di poter essere il padre del bambino, l’aveva chiamata ma gli aveva detto di non preoccuparsi perché il bambino era figlio del marito. Ma poi, a gravidanza ormai avanzata, aveva confessato che in realtà il piccolo che portava in grembo era suo. A quel punto l’aveva pregata di abortire, ma lei gli aveva detto che oramai era tardi». Una vita rovinata dopo quel primo rapporto con lo stesso ragazzino che racconta di come da un lato fosse eccitato dall’idea ma che subito si inquietò nel non sapere cosa sarebbe successo dopo quei primi incontri.