E’ stato convalidato l’arresto a carico di Gueladje Koulibaly, il migrante trentenne della Guinea fermato nella notte tra sabato e domenica con l’accusa di aver violentato una giovane 18enne nel parco del Valentino a Torino. Il giudice Alessandra Pfiffner, come riferisce Corriere.it, ha descritto la personalità dell’aggressore “completamente incapace di autocontrollo e di dominio sui propri istinti sessuali”, motivando così la convalida. Il gip, nel ribadire la “gravità del fatto” ha anche sottolineato i due gravi indizi a carico dell’arrestato, l’essere stato “riconosciuto con certezza” dal fidanzato della vittima e gli “abiti sporchi del sangue” della 18enne dal momento che “lui non aveva nessuna ferita”. L’indagato intanto continua a negare ogni responsabilità a suo carico e nel corso dell’udienza di convalida ha ripercorso la notte in cui è stato fermato dalla polizia. “Ero strafatto di droga e di alcol”, si è difeso al cospetto del giudice, “E solo quando è arrivata la polizia ho scoperto quello che era accaduto”.
VIOLENTATA AL VALENTINO: MIGRANTE ARRESTATO SI DIFENDE
Il giudice che ha convalidato il fermo del presunto aggressore straniero, accusato di aver violentato una ragazza 18enne su una panchina del Valentino, dopo aver messo in fuga tramite minaccia il fidanzato coetaneo della vittima, ha spiegato che Gueladje Koulibaly “non è stato tratto in arresto per un errore di persona”. La sua versione, inoltre, sarebbe stata definita “del tutto inattendibile”. Lui intanto respinge con forza ogni accusa: “Mi sono messo a bere con alcuni amici. Poi è arrivato uno che aveva del crack e lo abbiamo consumato insieme. Ero ubriaco e mi sono trascinato in un posto per tossicodipendenti per andare a dormire. Mi sono messo vicino a un cespuglio e mi sono addormentato”, ha raccontato durante l’interrogatorio. Intanto il suo arresto è stato convalidato e la sua difesa rappresentata dall’avvocato Tiziana Porcu, ha già annunciato che presenterà ricorso al Tribunale del Riesame.