Aggressioni razziste a Roma: preso a calci, pugni, schiaffi, ginocchiate. Sbattuto contro la maniglia dell’autobus con violenza da tre ragazzi senza un motivo, se non quello di essere originario del Bangladesh trovatosi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Questo in sintesi l’orrendo trattamento subito da un 41enne bengalese vittima di un raid razzista avvenuta su un autobus di Roma lo scorso 13 marzo. Le immagini delle telecamere a bordo del bus della linea 056 di cui i carabinieri sono entrati in possesso immortalano una sequenza terrificante per il malcapitato: tranquillamente seduto al suo posto, viene improvvisamente accerchiato da tre ragazzini. In un primo momento il bengalese prova a parlare con i 3 e resta seduto, poi si alza quando capisce che i tre hanno intenzione di attaccare briga. Uno dei 3 gli rifila degli schiaffi: l’uomo non reagisce, mai, prova a spiegarsi. Ma non servirà ad evitargli un tremendo pestaggio (clicca qui per il video).
ROMA, AGGRESSIONI RAZZISTE SU AUTOBUS
I tre minori protagonisti delle aggressioni razziste, studenti di età compresa fra i 16 e i 17 anni, di cui due italiani e un rumeno, hanno l’evidente intenzione di picchiare il 41enne del Bangladesh. Così alle provocazioni del primo ragazzo si aggiunge un secondo: la fermata dell’autobus si avvicina e i tre stringono il cerchio attorno all’uomo passando all’attacco. La vittima non fa in tempo a reagire, nel giro di pochi istanti viene raggiunto da decine di colpi al volto e al capo. Una furia indicibile si scarica sulla vittima, che viene lasciata in pace, evidentemente stordita, soltanto quando l’autobus raggiunge la fermata: è a quel punto che i tre si dileguano dandosi alla fuga. I carabinieri però, come riportato da La Repubblica, dopo giorni di indagini sono riusciti a rintracciarli, arrestandone due e denunciando il terzo. Si tratta di una banda che aveva preso l’abitudine di compiere questi raid razzisti terrorizzando i cittadini stranieri di Tor Bella Monaca, alla periferia della Capitale. Sono almeno 4 le aggressioni di questo tipo già documentate dall’inizio di marzo. Il bengalese, che secondo i testimoni è stato insultato con frasi razziste senza alcun motivo e poi affrontando dai delinquenti in erba, ha riportato la rottura del setto nasale e una prognosi di 20 giorni.