C’è chi vive il calcio come un culto che supera anche quello religioso e di cui fanno parte anche i morti. D’altro canto l’America latina ha una forte tradizione legata al mondo dei trapassati, in Messico ad esempio si celebra il Giorno dei morti indossando maschere di teschi e scheletri. E’ successo così che un tifoso del Racing, squadra argentina, prima di recarsi alla partita che avrebbe potuto significare lo scudetto con un turno di anticipo, il 18esimo della prestigiosa storia della squadra di Avellaneda, ha pensato di andare al cimitero ed estrarre dal loculo che ne contiene i resti il teschio del nonno, in vita anche lui grande tifoso della squadra.
FESTA COL TESCHIO
Gabriel Aranda se lo è tenuto fra le mani per tutta la partita e quando al fischio finale la partita contro il Tigre è finita 1 a 1, significando la vittoria dello scudetto, ha partecipato ai festeggiamenti sempre tenendo il cranio fra le mani: “Stava nel loculo e l’ho tolto di lì per tutte le partite che il Racing ha giocato. Mio nonno era un grande tifoso. Come l’avrebbe presa? Sarebbe orgoglioso del fatto che l’ho tirato fuori da quel posto.. Fa parte della cabala del club”. Inutile dire che le immagini del tifoso hanno fatto il giro dell’Argentina. Tornando ad argomenti più normali, la vittoria dell’Avellaneda è stata anche la prima dell’ex campione dell’Inter Milito da dirigente: Vincere non è facile ed è il motivo per cui gli diamo questo valore. Voglio cogliere l’occasione per congratularmi con la squadra e lo staff tecnico, siamo meritatamente campioni. L’ho vissuto come un tifoso, è una grande soddisfazione.