Un Maurizio Mattioli a tutto campo quello che ha letteralmente distrutto il presidente della Roma, l’americano James Pallotta. Intervistato da “I Lunatici”, il programma di Rai Radio2 condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino, l’attore capitolino ha tuonato:”Non mi piace questa dirigenza. Io sono stato abituato ad essere tifoso con presidenti tifosi. Franco Sensi per me è stato un fratello. A me piacciono i presidenti tifosi, non mi piace chi viene qui a fare business. Qui si parla solo di stadio, questo mi ha rotto i coglioni”. Mattioli ha continuato:”Io sono un tifoso vero, amo la mia squadra, non voglio vincere scudetti, ma che almeno non si calpesti la nostra storia, la nostra dignità. Vedere questa Roma mi fa male. Fai un bello stadio, poi chi ci metti dentro? Questa squadra qui? Ma non scherziamo. Voglio vedere cosa succederà in futuro. Pallotta ha preso soldi a destra e sinistra, ha venduto Pjanic, Salah, Allison, quanti soldi ha preso? Fammi la squadra, non pensare solo allo stadio. Io amo il presidente che il lunedì mattina dopo certi risulti arriva nel centro sportivo, si mette con le braccia conserte fuori allo spogliatoio e aspetta che arrivino i giocatori per dirgliene quattro”.
MAURIZIO MATTIOLI CONTRO PALLOTTA
Il bilancio amaro di Maurizio Mattioli non riguarda soltanto la Roma, ma anche Roma intesa come città:”Io purtroppo Roma non la riconosco più. Della Roma mia è rimasto poco e niente. Di quando scendevo da Primavalle con la 500. Quella era una Roma che a me piaceva molto. Era una Roma affascinante, curiosa. Non riesco più a trovare queste curiosità. Roma non è più una grande città, è una metropoli. Certi conti si pagano e Roma questo conto lo sta pagando caro”. E ad un altro romano e romanista come lui, il grande Carlo Verdone, Mattioli ha rivolto un’esortazione:”Mi piacerebbe molto lavorare con Carlo. Prima o poi qualcosa si farà, me l’ha promesso. Gli dico sempre che è impossibile che in quarant’anni non gli sia mai servito nemmeno una volta. Sarei stato perfetto nel ruolo di Finocchiaro in Compagni di Scuola, ma lui prese il mio grande amico Bernabucci. Gli dico sempre che non dispero, lui mi sta sempre a sentire, è molto carino”.