La nuova puntata di Live – Non è la d’Urso ha inizio con Tony Colombo che cerca di spiegare la sua versione dei fatti in merito al caos suscitato dalle sue nozze e dal flash mob preceduto a queste a piazza del Plebiscito. Si discute in primis sul fatto che il sindaco Luigi De Magistris avrebbe dovuto celebrare le nozze, cosa che lui avrebbe negato, dicendo di non saperne nulla. Tony ha però un documento che conferma il contrario e, quindi, la sua versione: “Io non volevo assolutamente sfruttare l’immagine di Napoli, volevo solo regalare a mia moglie una grande emozione” poi aggiunge “Io non ce l’ho con il sindaco perché non sono una persona che porta rancore. Devo dire che i giorni dopo le nozze non sono stati belli, anzi, siamo stati male. Tina è in attesa ed è stata male.” ammette il cantante neomelodico. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Sulle nozze indaga anche la procura
Sul matrimonio di Tony Colombo e Tina Rispoli sta attualmente indagando la procura di Napoli. Ma dell’intera vicenda, nelle nozze trash e della festa di addio al nubilato in piazza Plebiscito si parlerà questa sera a Live – Non è la D’Urso, dove i protagonisti delle nozze potranno difendersi dalle accuse mosse nei loro confronti. Quella più grave è relativa alla presunta mancanza dei permessi richiesti per l’utilizzo degli spazi comunali, sui quali, attualmente, stanno indagando i Carabinieri. Oltre all’addio al nubilato protrattosi fino a tarda sera, che è già stato sanzionato per oltre duemila euro dall’amministrazione comunale “per mancanza di licenza di esercizio per il pubblico spettacolo e per assenza di nulla osta per l’impatto acustico”, le forze dell’ordine indagano sull’allestimento di un palco abusivo, oltre al passaggio di una carrozza trainata da cavalli, giocolieri e corteo al seguito.
Tony Colombo marito Tina Rispoli, “Polemiche a scoppio ritardato”
Sarà Tony Colombo a rispondere delle presunte mancanze dei permessi sul suo matrimonio con Tina Rispoli nel corso del suo intervento a Live – Non è la D’Urso. Il cantante neomelodico ha infatti dichiarato di aver richiesto in tempo tutti i permessi necessari per le nozze e che uno come lui “Abituato ad organizzare concerti, feste, etc”, potrebbe aver commesso al massimo “qualche disattenzione”, e non una mancanza così grave. L’artista ha poi sottolineato che “le polemiche sui permessi per la realizzazione del flash mob (realizzato il 25 marzo, ndr) sono venute fuori il giorno del mio matrimonio. A scoppio ritardato”, mentre nei tre giorni precedenti “sui social e sui giornali si parlava in modo favorevole di questa mia iniziativa”. Inoltre, sempre secondo Colombo, il primo cittadino di Napoli avrebbe manifestato l’intenzione di officiare al suo matrimonio, salvo poi comunicare “che in quella data avrebbe avuto altre cose da fare”.
“Mi avete buttato una discarica di mer*a addosso e ora…”
Se Live – Non è la D’Urso è pronto a occuparsi del matrimonio di Tony Colombo e Tina Rispoli, la stessa cosa non si può dire per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha recentemente dichiarato di non voler più parlare dell’accaduto. L’improvvisa volontà del primo cittadino ha incuriosito l’artista partenopeo, che qualche ora fa ha commentato la notizia sfogliando le pagine di alcuni quotidiani: “Una cosa strana è che il sindaco non ne vuole parlare più, per magia – ha ammesso Tony Colombo su Instagram Story – ma questo è un sindaco o è un mago? I responsabili (del montaggio del box in piazza Plebiscito, ndr) non si trovano, sono scomparsi – ha detto il cantante riportando una notizia di alcuni quotidiani – il sindaco non ne vuole parlare più, magia”. Tony Colombo, però, non ci sta e sui social ha evidenziato la necessità di far luce su tutta questa vicenda: “Perché non ne viole parlare più sindaco, parliamone! Mi avete buttato una discarica di mer*a addosso e ora non ne volete parlare più? Parliamone, dobbiamo parlarne, dobbiamo assolutamente parlarne adesso che ci sono le votazioni, la gente deve sapere chi votare e chi no”.