Dopo sette anni di “pensione” presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, il fondatore di Wikileaks Julian Assange potrebbe essere sbattuto fuori nel giro di poche ore. Così si legge sul sito ufficiale dell’ambasciata, il che significa, come dice lo stesso sito, che sarà consegnato nelle mani della polizia inglese. Che, come si sa, ha intenzione di arrestarlo da anni per consegnarlo alle autorità svedesi in seguito a una richiesta di estradizione, paese nel quale è accusato di violenze sessuali contro due donne dello staff di Wikipedia. Per tutto questo tempo, nonostante inizialmente l’Ecuador si fosse offerto di concedergli asilo politico, Assange non ha mai potuto lasciare l’edificio, all’interno del quale ha tenuto diverse conferenze stampa. Pare che il Regno Unito e l’Ecuador abbiamo finalmente stipulato un accordo non si sa su quali basi perché il paese sudamericano gli tolga la protezione offerta fino a oggi.
DALLA SVEZIA ALL’AMERICA
L’unica cosa che si sa è che l’Ecuador ha fatto sapere che in tutti questi anni Assange avrebbe violato le norme dell’asilo concesso, ma sembra più una scusa che un vero motivo per liberarsi di lui. Molte persone si stanno radunando fuori dell’ambasciata per protestare contro la decisione. Da parte del governo ecuadoriano non è stato rilasciato alcun commento ufficiale. Secondo i supporter del leader di Wikileaks, la Svezia a sua volta intende accettare la richiesta di estradizione in America, dove Assange affronterebbe accuse ben più serie. Come si sa il sito ha rilasciato negli scorsi anni documenti ufficiali americani segreti relativi alla guerra in Iraq tra le altre cose. Dopo aver causato autentici terremoti politici in mezzo mondo il sito Wikileaks è ormai stato quasi dimenticato da tutti.