Il cadavere di Maria Ungureanu sarà riesumato per effettuare una nuova autopsia. Il gip Giuliana Giuliano del Tribunale di Benevento ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo. Si tratta di una svolta importante nel caso della bambina di nove anni, di origine rumena, trovata morta il 19 giugno 2016 nella piscina di un ristorante di San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. La prima autopsia ha provato che Maria Ungureanu è stata violentata prima di morire per annegamento in piscina. Gli inquirenti hanno dunque chiesto la riesumazione del cadavere per fare un secondo esame autoptico, affinché vengano ricercati elementi che potrebbero essere sfuggiti nel primo. Un ulteriore esame potrebbe accertare la presenza di tracce biologiche che potrebbero condurre alla persona che ha abusato della bambina, se fosse possibile estrapolarle e analizzarle.
MARIA UNGUREANU, CORPO SARÀ RIESUMATO: NUOVA AUTOPSIA
Sono stati disposti anche nuovi accertamenti sugli indumenti di Daniel Ciocan, in particolare un jeans, un bottone rinvenuto sul luogo del delitto, una maglia e un pantalone appartenuti verosimilmente a Maria Ungureanu. Quando è stata trovata morta, il suo corpicino galleggiava a testa in giù, nudo, mentre i suoi abiti erano appoggiati a una sedia. I fratelli Ciocan, Daniel e Cristina, amici della famiglia della bambina, furono accusati a vario titolo dell’omicidio della piccola e di sevizie. Ma, come riportato dalle Cronache della Campania, le nuove indagini disposte dagli inquirenti riguardano anche i genitori di Maria. Lo scorso gennaio l’inchiesta sulla morte della bambina era stata prorogata di altri sei mesi. La decisione arrivò in merito all’opposizione della famiglia di Maria alla proposta di archiviare le accuse nei confronti dei fratelli Ciocan. Nei confronti di Cristina però è stata archiviata l’accusa di omicidio, mentre per Daniel è ancora valida quella di violenza sessuale.