La confessione choc dell’attrice Ashley Judd ha fatto il giro del web, con la star americana che ha spiegato che grazie all’aborto non ha dovuto condividere il figlio con una stupratore. L’artista è da tempo uno dei cardini del movimento Me Too: «Alcuni mesi fa stavo guidando in Tennessee e ascoltavo un rapporto sul Me Too al Parlamento russo: ho avuto tanta meraviglia sapendo che in qualche modo è iniziato con il nostro dibattito», le sue parole riportate da Page Six. L’attrice ha aggiunto: «Ho fatto ciò che ho fatto perché era la cosa giusta, mi sono fidata che le cose sarebbero andate per il verso giusto: ora voglio urlare con gioia, tutte si stanno facendo avanti e tutti si stanno facendo avanti. Ognuno deve prendere le proprie decisioni, milioni di persone sono qui per offrire supporto e speranza. Nessuno può farlo per me, ma io non devo farlo da sola». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
La confessione dell’attrice
L’attrice Ashley Judd parla di aborto e alza un polverone. Ospite della conferenza “Women in the World Summit” la donna ha raccontato di essere stata violentata in passato tre volte. In una di queste poi sarebbe rimasta incinta, scegliendo di interrompere la gravidanza. Spiega: “Sono grata di averlo potuto fare in maniera legale e sicura. Non avrei mai potuto condividere un figlio con uno stupratore che poteva far valere i propri diritti di paternità”. Ha poi voluto aggiungere che la democrazia inizia direttamente sulla nostra pelle e non dovrebbero esserci delle regole su quello che uno vuole fare del proprio corpo. Le sue parole hanno riacceso vecchi dibattiti non solo sull’aborto, ma anche sull’eutanasia creando scandalo non solo negli Stati Uniti d’America ma in tutto il mondo. Al momento in Italia però nessun personaggio dello spettacolo ha voluto commentare le sue affermazioni.
Ashley Judd “Grazie aborto”. Shock: “non ho diviso il bimbo con il mio stupratore”
Ashley Judd è stata anche tra i protagonisti attivi del movimento #MeToo. La donna è tra le prime ad aver denunciato Harvey Weinstein e attraverso i suoi legali da tempo sta portando avanti una richiesta di risarcimento per molestie e diffamazione. Ha già dichiarato che se riuscirà a prendere dei soldi da questa causa poi il tutto sarà devoluto a Time’s Up affinché i lavoratori americani vittime di abusi o ritorsioni possano ricevere un prezioso aiuto. Una donna che dunque non ha mai avuto paura a raccontare le sue impressioni e nemmeno questa volta che ha riaperto il noto dilemma legato all’aborto. Una causa che ha trovato molti pronti ad appoggiare la questione e tanti altri invece che hanno contestato insistentemente questa pratica considerandola un vero e proprio omicidio.