Come vi abbiamo raccontato, la Domenica delle Palme viene celebrata per ricordare l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme per andare incontro alla sua morte, ma perché si usano le palme e gli ulivi? L’episodio è presente in tutti e quattro i Vangeli, ma ci sono alcune varianti: in quelli di Matteo e di Marco si racconta che la gente sventolava rami d’alberi/fronde prese dai campi; Luca non ne fa menzione; Giovanni parla semplicemente di palme. Un’occasione che rimanda alla celebrazione del Sukkot, festività ebraica, con i fedeli che arrivavano in massa in pellegrinaggio a Gerusalemme e salivano al tempio in processione: i pellegrini portavano in mano e sventolavano il luvav, un piccolo mazzetto composto dai rami di tre alberi, ovvero la palma (simbolo della fede), il mirto (simbolo della preghiera che s’innalza verso il cielo) e il salice (rimando alla bocca chiusa dei fedeli). Questi rami, come evidenzia Famiglia Cristiani, erano legati insieme con un filo d’erba,, (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA CELEBRAZIONE DELL’INGRESSO DI GESU’ A GERUSALEMME
La Domenica delle Palme si celebrerà domani 14 aprile 2019. La chiesa cattolica ricorderà l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, osannato dalla folla mentre era in sella di un asino, giubilato gli ulivi dal popolo in festa. Una tradizione che è rimasta nel corso dei secoli ed è per questo che si è soliti regalare un mazzetto della preziosa pianta durante le messe in programma nel corso della giornata. La Domenica delle Palme segna l’inizio della settimana santa, i sette giorni che precedono la Pasqua, che si terrà appunto domenica 21 aprile. La ricorrenza delle Palme è osservata non soltanto dai cattolici ma anche dagli ortodossi e dai protestanti, e ricorda l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme: un evento di gioia e di festa che striderà con quanto accadrà di lì a pochi giorni, visto che lo stesso Profeta verrà invece additato dalla folle come un bugiardo e un farabutto, e sarà costretto a trasportare la propria Croce fino al monte Sinai, dove poi morirà.
DOMENICA DELLE PALME: SI CELEBRA DOMANI
In occasione della messa di domani molti sacerdoti si raduneranno fuori dalle chiese per benedire i rami di ulivo e di palma portati dai fedeli, quindi si terrà una breve processione fino dentro la chiesa. La celebrazione della messa proseguirà con la lunga lettura del Passio, il racconto della Passione di Gesù, che nella forma ordinaria del rito romano è tratta dai vangeli di Marco, Luca o Matteo, mentre in quella straordinaria dal solo Matteo. Il sacerdote usa vestirsi di rosso durante la messa delle palme, così come in tutte le altre domenica di quaresima ad eccezione della Pasqua, dove può vestirsi di rosa. Con la Domenica delle Palme, come dicevamo, si apre una sette di giorni carica di significato per la chiesa, a cominciare dal Giovedì Santo, 18 aprile, in memoria dell’Ultima Cena e dell’istituzione del sacerdozio e dell’Eucaristia. E’ da tradizione partecipare alla messa della sera, durante la quale il prete, come da tradizione, lava i piedi a 12 persone, ripercorrendo il gesto che Gesù fece agli apostoli. Il giorno dopo si celebrerà invece il Venerdì Santo, in cui si ricorderà i giorno in cui Cristo moriva in Croce.