Novità sul caso della scomparsa di Samira Sbiaa: una nuova perquisizione è in corso nella casa dell’ex marito Salvatore Caruso a Settimo Torinese, in via Petrarca. Lo ha rivelato “Chi l’ha visto?”, spiegando che l’uomo dovrebbe essere all’interno del palazzo mentre sono in corso anche le operazioni per ripulire il cortile, dove sono state accumulati tantissimi oggetti che però ostacolano le ricerche dei carabinieri. I militari dell’Arma sono tornati per continuare a cercare il corpo di Samira Sbiaa, la donna originaria del Marocco scomparsa nel nulla 17 anni fa quando aveva 32 anni. La coppia era sposata da due anni. Per gli inquirenti potrebbe essere morta, infatti l’ex marito Salvatore Caruso è indagato con l’ipotesi di reato di omicidio. Inoltre, ritengono che possa avere a che fare dunque con la sparizione di quella che è la sua terza moglie. Le ricerche sono riprese questa mattina su ordine della procura di Ivrea. Dopo la pulizia della casa, verranno effettuate poi delle ricerche con georadar e con l’ausilio di cani molecolari.
SAMIRA SBIAA, RIPRESE LE RICERCHE DEL CORPO
«Sono stato bidonato da tutti, anche da Samira. Non è più mia moglie, io con lei ho chiuso da tempo». Salvatore Caruso nega di aver fatto del male alla moglie Samira Sbiaa o di aver in qualche modo nascosto il suo cadavere. Per due giorni i carabinieri, con i cinofili arrivati da Bologna e gli investigatori della scientifica, avevano setacciato il garage dell’uomo. I cani molecolari sembravano aver fiutato qualcosa, qualche traccia organica, ma le ricerche non avevano dato alcun risultato. Ma il caso resta comunque aperto, dopo la denuncia della famiglia che chiede giustizia per Samira. Le ricerche oggi si concentreranno sulla casa: molti locali sono stati messi sotto sequestro, mentre a Salvatore Caruso è stata lasciata la possibilità di usare una parte della casa. Con la collaborazione del Comune di Settimo Torinese, è stata comunque trovata un’altra sistemazione all’uomo, così i militari – come riportato da Repubblica – potranno muoversi liberamente senza essere osservati tutto il tempo dal padrone, come successo l’ultima volta.