E’ stata insegnante e assistente religiosa della Farmer’s School di Fairford in Inghilterra per sei anni con un curriculum di tutto rispetto per la sua attività professionale. Poi per un post sulla sua pagina privata di Facebook, non della scuola, si è rovinata la carriera. E’ stata licenziata in tronco per aver organizzato una raccolta di firme contro l’insegnamento transgender nella scuola del figlio, in particolare l’uso di due libri sul tema (una scuola diversa da quella in cui insegnava, peraltro). Kristin Higgs, 43 anni, è stata licenziata, secondo la commissione disciplinare della sua scuola, per “aver usato un linguaggio che sminuisce i suoi alunni gay, lesbiche e transgender”. Nella sua petizione, anche l’invito a firmare contro l’educazione sessuale nelle scuole primarie che entrerà in vigore in Inghilterra dal prossimo anno. Come quasi sempre in questi casi a sollevare il caso una email anonima che accusa l’insegnante, cristiana praticante, di opinioni omofobiche e pregiudiziali. Neanche il coraggio di firmarsi.
ATTACCO ALLA SUA FEDE RELIGIOSA
La decisione della commissione disciplinare è significativa nella sua totale inconsistenza: “colpevole di grave comportamento perché potenzialmente diffamatorio della reputazione della scuola anche se non ci sono prove concrete che questo sia accaduto”. Nessuna prova, nessun danno di immagine, è stata cacciata perché non si conforma alla mentalità dominante delle scuole inglesi. Ha commentato l’insegnante che la decisione non è stata presa, ha detto la commissione, per le sue opinioni religiose. Questo perché, ha detto, la legge inglese prevede la libertà di credo e in questo modo la commissione si è coperta le spalle in caso di un suo ricorso. Ma in realtà, ha aggiunto, è esattamente una decisione presa contro il mio credo religioso. Nella sua pagina Facebook si legge questo messaggio: “Stanno facendo il lavaggio del cervello ai nostri figli, è una forma malata di totalitarismo con lo scopo di cancellare il cristianesimo”.