Reddito di cittadinanza, i numeri scatenano il caos: si apre il dibattito sul provvedimento bandiera del Movimento 5 Stelle. L’Inps ha reso noto che sono state accolte per il momento 487.667 domande rispetto alle 680.965 istanze già lavorate: ben 177 mila domande respinte, con oltre 15 mila istanze che saranno oggetto di un’ulteriore attività istruttoria. Come evidenzia Today, circa 45 mila delle domande residue saranno definite entro questa settimana, mentre le altre 80 mila (presentate insieme al modello Rdc/Com per comunicare la variazione di redditi da attività lavorativa rispetto all’Isee) saranno lavorate entro la fine del mese di aprile. Secondo una prima stima, dunque, le istanze accolte saranno circa il 75 per cento. Inps ha evidenziato: «Sostenere le famiglie in difficoltà puntando all’inclusione sociale ed al reinserimento lavorativo: questo l’obiettivo del Reddito di cittadinanza e della Pensione di cittadinanza».
REDDITO DI CITTADINANZA, PD VS M5S
Come riporta Today, il dem Carmelo Miceli non fa sconti alla misura del governo, in particolare circa la platea che ricalca quella del Rei: «Per il momento il reddito di cittadinanza è un flop. Lo dicono i numeri ufficiali, tanto che già si parla di tesoretto con i soldi non utilizzati. Ad aprile riceveranno l’assegno 487mila famiglie. In pratica lo stesso numero di famiglie già assegnatarie del reddito di inclusione, che nel 2018 erano 462mila. Le istanze pervenute per il reddito di cittadinanza, però, sono addirittura meno di quelle del Rei: siamo passati da circa 900mila richieste dello scorso anno alle 800mila arrivate finora col nuovo Reddito». Dura anche Forza Italia: «Dovevano essere 1,3 milioni di italiani i beneficiari del reddito di cittadinanza, sono poco più 1/3. E i 3.000 navigator non ci saranno prima di qualche mese. Che flop a cinque stelle!».