Quando si arriva a dividere il cibo secondo le etnie o le nazionalità, allora il momento storico è tragico. Quando si arriva a decidere chi abbia diritto di mangiare e chi no, allora abbiamo superato ogni frontiera della dignità umana. Quando un sacerdote non può esercitare liberamente il proprio ufficio per paura e per le minacce, allora “carità l’è morta”. Dopo lo sconcertante episodio di Torre Maura, quando alcuni residenti italiani distrussero calpestandolo il pane destinato ai rom del quartiere, adesso si ripete una situazione ancor più inquietante. Siamo alla Magliana, altro quartiere della periferia disagiata di Roma e qui don Antonio, parroco di San Gregorio, non può distribuire il cibo alle famiglie rom. Lo hanno “ordinato” quelli di Casa Pound, che si sono piazzati davanti alla chiesa e “sorvegliano”. “Prima gli italiani” è il solito squallido slogan coniato da personaggi della politica che con la politica vera, servizio e aiuto al prossimo, non hanno niente a che fare. Dice don Antonio a La Repubblica che ai rom ha potuto dare 50 pacchi, ai residenti 120. Casapound aveva mandato l’avvertimento su Facebook: “Viveri solo agli italiani; invitiamo il parroco a dare un contributo concreto alle distribuzioni alimentari con cui settimanalmente aiutiamo i nostri connazionali in difficoltà”.
AI ROM CI PENSI LA CARITAS
E il parrocco ammette di essersi piegato all’intimidazione: mica posso creare un’altra Torre Monica ha detto. Casapound insiste: “La distribuzione dei pacchi di Pasqua ai rom gli era sfuggita di mano, continui a dare a chi ha bisogno: noi controlleremo”. Il parroco ha paura: “Ci siamo messi d’accordo – conferma il parroco al quotidiano, – devo placare gli animi. Devo occuparmi soprattutto di 30mila residenti affidati a me, i rom sono a carico della Caritas”. Davanti al sagrato della parrocchia un gazebo di Casapound dove si distribuisce pane e pasta “ai veri indigenti”. Da quando un parroco prende accordi con esponenti dell’estrema destra neofascista? Donne e uomini del quartiere controllano. E’ una pasqua di tristezza infinita questa, quando la razza umana viene divisa in cittadini di serie A e B, quando i poveri vengono messi contro gli altri poveri. D’altro canto le guerre le hanno sempre fatte i poveri, è su di loro che il potere gioca per i propri sporchi interessi. E l’ignoranza domina, e la brutalità e la violenza sono dietro l’angolo. Il comune di Roma non riesce a mandare una pattuglia della polizia su quel sagrato? Tutti hanno paura, evidentemente, l’importante è scacciare il diverso. Cambierà qualcosa? Sì in peggio, crescerà l’odio dei poveri contro i poveri.