Roma blindata per la Santa Messa di Pasqua e la benedizione Urbi et Orbi. Papa Francesco sta per affacciarsi dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro. Negli ultimi anni il Pontefice ha colto l’occasione per invitare i fedeli a pregare per non cedere alla violenza e alle guerre, evidenziando l’importanza di restare umili. E ha sempre dedicato un pensiero ai fratelli perseguitati in nome di Dio, a cui ha espresso la sua vicinanza. A questo si uniscono i continui richiami alla Comunità internazionale, affinché «non rimanga inerme davanti alla tragedia dei tanti profughi». Nel viaggio tra le precedenti benedizioni Urbi et Orbi si evince quanto alcune crisi non siano state superate: «Pace tra israeliani e palestinesi, per porre fine a anni e anni di sofferenze e morte, per riaprire il dialogo tra i popoli. Pace per la Libia e per il bagno di sangue in corso nel Paese, così come in Yemen, Nigeria e in Congo»., diceva nel 2015. (agg. di Silvana Palazzo)
I POSSIBILI TEMI DELLA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
Gli occhi del mondo sono puntati su San Pietro per la Santa Messa di Pasqua e la consueta benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco. Come avvenuto a Natale, il pontefice potrebbe concentrarsi su alcuni temi caldi della diplomazia pontificia. A Natale fu introdotto il concetto di fraternità, ma quali saranno i temi che potrebbe affrontare nell’Urbi et Orbi di Pasqua? Ci sono situazioni urgenti: la questione della Cina, il conflitto di Yemen, la pace in Sud Sudan, la situazione in Nicaragua e Venezuela. Ieri intanto nella Veglia Pasquale il Santo Padre ha riacceso nel cuore di tutti la speranza per un futuro rischiarato dall’amore del Signore, un “amore che non cambia”, nonostante i peccati dell’uomo e i “monumenti dell’insoddisfazione”, nonostante l’ostinazione a “seppellire la speranza”, nonostante la dilagante “psicologia del sepolcro”. Tante volte il cammino dell’uomo sembra infrangersi “contro una pietra”, ma “il nostro cammino non è vano”, infatti «Pasqua è la festa della rimozione delle pietre». (agg. di Silvana Palazzo)
LA SANTA MESSA DI PASQUA 2019
La Santa Pasqua del Signore e l’annuncio della Resurrezione: l’ultimo “colpo di coda” del Triduo Pasquale avviene la domenica mattina con la Santa Messa in tutte le diocesi del mondo che fa seguito alla veglia della scorsa notte dove si è fatta memoria della vittoria “unica” sulla morte e sul peccato di Nostro Signore Gesù Cristo. Come da tradizione, Papa Francesco celebrerà la Santa Messa a partire dalle ore 10 in Vaticano nella Basilica di San Pietro, con conseguente lettura del messaggio e Benedizione Urbi et Orbi (attorno alle ore 12) che sostituirà di fatto l’Angelus. Lo scorso anno, nel breve messaggio recitato prima della benedizione “alla città e al mondo”, il Santo Padre aveva posto l’accento sull’immagine del chicco di grano del Vangelo di San Giovanni: «”Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24). Ecco, proprio questo è accaduto: Gesù, il chicco di grano seminato da Dio nei solchi della terra, è morto ucciso dal peccato del mondo, è rimasto due giorni nel sepolcro; ma in quella sua morte era contenuta tutta la potenza dell’amore di Dio, che si è sprigionata e si è manifestata il terzo giorno, quello che oggi celebriamo: la Pasqua di Cristo Signore. Noi cristiani crediamo e sappiamo che la risurrezione di Cristo è la vera speranza del mondo, quella che non delude. È la forza del chicco di grano, quella dell’amore che si abbassa e si dona fino alla fine, e che davvero rinnova il mondo». Esattamente come tutti gli altri appuntamento della Pasqua 2019, dal Giovedì Santo alla Via Crucis fino alla Veglia della scorsa notte, è possibile seguire in diretta video streaming l’intera celebrazione di Papa Francesco tramite il canale YouTube di Vatican News.
BENEDIZIONE URBI ET ORBI: CHE COS’È
A Natale, a Pasqua e in pochissime altre particolari occasioni ufficiali la Chiesa Cattolica celebra la giornata di festa con la benedizione Urbi et Orbi (letteralmente “All’urbe e all’Orbe”, ovvero alla città e al mondo). Si tratta della Benedizione del Papa a tutta la Chiesa e comprende l’indulgenza plenaria, cioè la remissione di tutte le pene dovute per i peccati. Ma non è valida solo per i fedeli presenti in piazza San Pietro, ma anche per coloro che la ricevono tramite i vari mezzi di comunicazione, come radio, tv e pure in diretta video streaming. Si tratta di fatto di una delle più intense e preziose preghiere che la storia della Chiesa abbia mai partorito: da un lato la misericordia divina che scende e si apre ai cuori bisognosi e complicati degli uomini e dall’altro la “collegata” indulgenza plenaria che concede a tutti i fedeli la libertà e la possibilità della remissione di tutti i peccati e le pene dovuti per essi. Resta la consueta tradizione della Chiesa Cattolica in caso di indulgenza: animo sgombro dall’attaccamento al peccato anche veniale, confessione e comunione entro gli otto giorni prima o dopo, preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
IL TESTO INTEGRALE
Papa Francesco, in chiusura del Triduo Pasquale e dopo aver annunciato la Resurrezione di Gesù con la vittoria sul male e sulla morte, come avvenuto già negli scorsi anni di Pontificato leggerà la preghiera universale preceduta da un messaggio di riflessione sulle sfide che la cristianità pone all’uomo di oggi. Un messaggio ricco di intenzioni e di inviti alla conversione e alla ragionevolezza della salvezza cristiana: in attesa delle nuove parole del Santo Padre, ecco il testo integrale latino con relativa traduzione della Benedizione Urbi et Orbi: “Sancti Apostoli Petrus et Paulus, de quorum potestate et auctoritate confidimus, ipsi intercedant pro nobis ad Dominum / Precibus et meritis beatæ Mariae semper Virginis, beati Michaelis Archangeli, beati Ioannis Baptistæ et sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum misereatur vestri omnipotens Deus et dimissis omnibus peccatis vestris, perducat vos Iesus Christus ad vitam æternam / Indulgentiam, absolutionem et remissionem omnium peccatorum vestrorum, spatium verae et fructuosae pænitentiæ, cor semper pænitens et emendationem vitae, gratiam et consolationem sancti Spiritus et finalem perseverantiam in bonis operibus, tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus / Et benedictio Dei omnipotentis: † Patris et Filii et Spiritus sancti descendat super vos et maneat semper”.
In traduzione italiana: “I Santi apostoli Pietro e Paolo, nel cui potere e autorità confidiamo, intercedano per noi presso Dio / Per le preghiere e i meriti della beata sempre vergine Maria, del beato san Michele arcangelo, del beato Giovanni Battista, dei santi apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i santi, Dio onnipotente abbia misericordia di voi, e, perdonati tutti i vostri peccati, Gesù Cristo vi conduca alla vita eterna / Dio onnipotente e misericordioso vi dia l’indulgenza, l’assoluzione e il perdono di tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita, la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e la perseveranza continua nelle opere buone / E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre”.