Terremoto nella Serie A di basket italiano dopo la decisione presa oggi dalla LegaBasket che conferma di fatto la richiesta dell’Assemblea dei club di Serie A: dal prossimo campionato (2019-2020), la Fiat Torino sarà esclusa dal massimo campionato a meno di interventi della Fip (Federazione Italiana Pallacanestro) che dovrà valutare i contenuti dell’espulsione e le eventuali difese della Auxilium Torino del neo-patron Gerasimenko. La decisione clamorosa arriva dopo le furiose polemiche sull’inserimento in società proprio dell’ex presidente di Cantù fino allo scorso febbraio 2018, dopo aver lasciato la società lombarda con un indebitamento che a sua volta aveva fatto rischiare a Cantù l’esclusione dal massimo campionato di basket. Ai fini pratici, la squadra di Peppe Poeta dovrebbe finire regolarmente l’attuale campionato ma di fatto non potrà essere iscritta al prossimo campionato: «Sarà la Fip, eventualmente, a inserire l’Auxilium in A-2 ma è un’ipotesi poco percorribile perché pare che verrà chiesto il fallimento della società», riporta la Gazzetta dello Sport. Ora Gerasimenko – nonostante un piede già mezzo fuori dalla Auxilium – potrà comunque presentare ricorso al Tar e al Consiglio di Stato.
PERCHÈ LA LEGA BASKET HA ESCLUSO LA FIAT TORINO
Nel comunicato reso noto questo pomeriggio dalla Legabasket si leggono i motivi della esclusione dalla LBA del Club Auxilium Pallacanestro Torino: «la decisione è stata adottata per condotta incompatibile con la permanenza nella Lega alla luce dell’ingresso nella nuova compagine societaria proprietaria del club torinese di Dimitry Gerasimenko, già proprietario della Pallacanestro Cantù sino al febbraio 2019. Nell’assumere la loro decisione i club hanno valutato la rilevanza, ai fini associativi, del fatto secondo cui un soggetto non può subentrare nella compagine sociale di un club senza tenere conto della situazione di indebitamento dallo stesso causata, nella stessa stagione sportiva, nei confronti di un’altra associata». Il Presidente della Legabasket Egidio Bianchi ha ulteriormente commentato «la decisione che abbiamo adottato per la prima volta nella storia della Lega Basket nei confronti di una nostra associata è certamente dolorosa ma deve essere vista come un segnale per tutto il nostro movimento professionistico: abbiamo intrapreso un cammino difficile di autoriforma, come testimonia la approvazione del nuovo Regolamento Esecutivo che intende portare i club alla necessaria sostenibilità economica, tutelando l’immagine del basket nei confronti degli appassionati e degli investitori che credono nel nostro sport».