Andrea Spinelli sta affrontando una battaglia contro un tumore al pancreas, giudicato inoperabile e che sta cercando di superare camminando. Il 46enne siciliano ma pordenonese di adozione ha raccontato quello che è un mistero clinico. La sua cura infatti è quella dell’affrontare il male camminando. Tutto è stato documentato tramite un blog che racconta le sue avventure lungo 13mila chilometri fatti in questi anni a piedi. È così che è diventato un esempio anche se la sua storia non deve incoraggiare di certo i malati ad evitare le cure, anche perché ogni caso merita un’analisi specifica da fare con attenzione e per arrivare alle giuste valutazioni. Sta di fatto che i 19 milioni di passi fatti in sei anni hanno per ora salvato la vita ad Andrea che è debilitato dalla malattia ma comunque vivo. L’inizio di questa avventura è arrivata direttamente nei viaggi che faceva per andare all’ospedale a piedi, percorrendo addirittura 15 chilometri ogni volta. (agg. di Matteo Fantozzi)
“DOVREI ESSERE MORTO CINQUE ANNI FA”
Si chiama Andrea Spinelli e ha un tumore al pancreas inoperabile dal 2013: per i medici dovrebbe essere morto da almeno 5 anni ma lui è ancora lì, più che mai vivo, pronto a continuare la sua battaglia con la sola arma che conosce: mettendosi in cammino. Sì perché per contrastare la malattia andrea cammina, non si ferma, ci ha scritto pure un libro:”Se cammini, vivo”. Nella presentazione della sua pagina Facebook scrive:”Questo antico e naturale modo di muoversi lo fa star bene e diventa il suo modo di ringraziare la vita, nonostante tutto”. Tutto è iniziato con dei percorsi brevi, con il tragitto casa-ospedale-casa. Ma un po’ alla volta si è passato alle grandi rotte: la Romea Strata, la via Francigena fino al cammino di Santiago. Tra un viaggio e l’altro una pausa per le cure e i controlli, perché il suo adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato è sempre lì, non è scomparso, ma questo per lui “non deve essere un tabù”.
MALATO DI CANCRO INOPERABILE DA 5 ANNI MA ANCORA VIVO
La storia di Andrea Spinelli è diventata oggetto di studio da parte degli scienziati. Questo tipo di tumore al pancreas di solito non lascia scampo: l’aspettativa di vita non supera i 5 anni. Ma lui è la dimostrazione vivente di una speranza. Le sue parole sono quelle che probabilmente spiegano meglio di ogni altra la sua condizione:”Il malato di cancro, come chiunque affetto da altre malattie molto gravi spesso è considerato una pratica e non un essere umano. Io questa storia la sto vivendo sulla mia pelle, e per questo posso raccontarla. Chi ha ricordi di me appena uscito dall’ospedale sa di cosa sto parlando. Adesso sopravvivo, posso morire da un giorno all’altro, il mio tumore è inoperabile, non curabile, ma continuo a vivere perché, come ho scritto più volte, di cancro si muore, ma pure si vive”.