Che cosa è successo a Luca Orlandi? È mistero sulla morte del 19enne, precipitato sabato scorso nella diga di Ridracoli. Era in gita con gli amici: avevano terminato un’escursione nei boschi dopo aver pranzato quando è avvenuta la tragedia. Un salto nel vuoto senza alcun perché mentre facevano rientro. Luca era felice perché aveva cominciato a lavorare come barista. Ora gli inquirenti si stanno muovendo in una direzione precisa, come riportato da “La Vita in Diretta”. Hanno sequestrato i cellulari dei ragazzi per verificare le versioni, ma per ora il racconto degli amici sembra veritiero e credibile. Ciò che non convince è la dinamica: la Procura vuole vederci chiaro. La ringhiera è a norma e in sicurezza, motivo per il quale non è chiaro come sia potuto cadere il povero Luca. Sulla morte del giovane è stata aperta un’inchiesta: si dovrà capire se Luca si sia gettato volontariamente, oppure se la sua sia stata una fatale imprudenza. La Procura ha già richiesto alla società che gestisce l’invaso, Romagna Acque, di poter visionare le immagini delle telecamere che monitorano l’intero perimetro della diga, anche se non erano rivolte verso la zona del dramma. L’ipotesi suicidio, soprattutto secondo gli investigatori, resta prevalente. (agg. di Silvana Palazzo)
19ENNE CADE NELL’INVASO DELLA DIGA: MORTO
Tragica fine per un ragazzo di 19 anni di Pratovecchio, morto dopo essere precipitato nell’invaso della diga di Ridracoli, all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi tra i comuni di Bagno di Romagna e Santa Sofia. La morte del giovane si è verificata sabato 4 maggio, come riportato da Arezzo Today, secondo cui a lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno notato il corpo senza vita del 19enne all’interno dell’invaso. Secondo quanto hanno appurato gli inquirenti in questi primi giorni di indagine, il ragazzo si sarebbe arrampicato sulle barriere di sicurezza poi, una volta scavalcate, qualcosa sarebbe andato storto: la vittima è infatti precipitata nella parte esterna dell’invaso, quella priva di acqua, compiendo un volo di oltre cento metri interrotto dal violentissimo impatto con il cemento armato che non ha lasciato scampo alla vittima.
INCIDENTE O SUICIDIO?
Ora bisognerà comprendere quali sono i motivi che hanno portato il 19enne di Pratovecchio ad arrampicarsi oltre le barriere di sicurezza della diga e a rischiare la vita. Si è trattato di un gesto frutto della volontà di provare un’emozione “forte”, di una sorta di prova di coraggio con sé stesso o con altri, oppure il ragazzo è salito volutamente a quell’altezza per togliersi la vita? Come riportato da Arezzo Today, l’ipotesi che il giovane abbia deciso di lanciarsi nel vuoto da quella altezza non può essere esclusa: anzi, viene esaminata dagli inquirenti con particolare attenzione. Il portale toscano riferisce che la compagnia dei carabinieri di Meldola ha seguito le prime fasi delle indagini ascoltando i testimoni e il personale di turno dell’invaso. Sotto shock gli amici del ragazzo che erano giunti con lui sul posto. Il pubblico ministero di turno Laura Brunelli ha aperto un’inchiesta.