Giovedì 9 maggio, in prima serata su Raitre, va in onda l’ultimo appuntamento con “A raccontare comincia tu”, la trasmissione che ha riportato in televisione Raffaella Carrà che, con la sua semplicità e il suo inconfondibile caschetto biondo, ha incontrato importanti personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, dando vita a interviste toccanti, intime e molto emozionanti. Dopo aver intervistato una vera diva del cinema come Sophia Loren e alcuni dei personaggi più importanti della televisione come Maria De Filippi e Fiorello e uno degli sportivi più apprezzati come Leonardo Bonucci, protagonista della scorsa puntata, nell’ultimo appuntamento di “A raccontare comincia tu”, Raffaella Carrà incontrerà il regista Paolo Sorrentino.
A RACCONTARE COMINCIA TU: SORRENTINO PROTAGONISTA DELL’ULTIMA PUNTATA
Paolo Sorrentino è uno dei registi più importanti del cinema italiano che ha riportato l’Oscar in Italia dopo ben 15 anni di assenza, con il film cult “La Grande Bellezza”. A raccontare comincia tu, dunque, regalerà al proprio pubblico un’immagine diversa del famoso regista che, insieme a Raffaella Carrà, ripercorrerà le tappe più importanti della sua carriera: dagli inizi come semplice assistente di produzione alla consacrazione hollywoodiana con l’Oscar che è stato un grande riconoscimento non solo per il suo lavoro, ma per tutto il cinema italiano. Non mancheranno aneddoti, curiosità inedite e immagini significative dei suoi successi internazionali, dai fim come La Grande Bellezza e Loro fino alla serie-evento “The Young Pope”.
PAOLO SORRENTINO: “MARADONA MI HA SALVATO LA VITA”
Durante l’incontro con Raffaella Carrà non mancherà il capitolo dedicato a Maradona che gli ha salvato la vita. A raccontarlo, in un’intervista di qualche tempo fa rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, fu proprio Sorrentino: «A me Maradona ha salvato la vita. Da due anni chiedevo a mio padre di poter seguire il Napoli in trasferta, anziché passare il week end in montagna, nella casetta di famiglia a Roccaraso; ma mi rispondeva sempre che ero troppo piccolo. Quella volta finalmente mi aveva dato il permesso di partire: Empoli-Napoli. Citofonò il portiere. Pensavo mi avvisasse che era arrivato il mio amico a prendermi. Invece mi avvertì che era successo un incidente». A Raffaella Carrà, dunque, svelerà ulteriori dettagli.