Michele è l’ennesimo protagonista delle frequenti liti condominiali prese in carico da Pomeriggio 5. L’uomo, gravemente obeso, sostiene di essere preso continuamente in giro e bullizzato dai suoi vicini di casa a causa del suo peso. L’inviata ha sentito i vicini per capire in che rapporti sarebbero. “Noi non gli abbiamo mai parlato, ci ha sempre insultati dal primo giorno che siamo venuti qui, dice che sbattiamo le porte”, ha riferito un vicino. “Si lamenta di tante cose, dei rumori dei vicini, della tv, ma in realtà ci sono le pareti che non sono ben isolate”, ha aggiunto un altro. Ed ancora, “noi siamo 7 case e tutti andiamo d’accordo, l’unico è lui che non va d’accordo”, ha spiegato una vicina. “Noi lo abbiamo sempre aiutato, veniva qui e scambiavamo due parole, di punto in bianco è diventato cattivissimo”, ha aggiunto. “Noi qui siamo tutti amici e tranquilli, lui all’inizio lo era poi è diventato cattivo”, ha ribadito un’altra donna. Lui ha replicato asserendo: “Loro hanno iniziato a comandare e a fare cose che non potevamo più fare in casa nostra. Quando la mia compagna chiedeva di non sbattere le porte dell’auto e della casa, mi svegliavo con il cuore in gola, loro dicono cose non vere”. In attesa di risolvere questa situazione, per la quale ci sarebbe un processo in corso, il direttore della Asl ha promesso una carrozzina elettrica per Michele, dopo le numerose richieste. “Gli avevano dato una carrozzina normale ma 250 chili nessuno riuscivano a spingerli”, ha spiegato l’inviata della trasmissione. Ora però le richieste del 47enne sembrano essersi esaudite proprio grazie alla trasmissione Mediaset. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
INVALIDO BULLIZZATO PER IL SUO PESO? LA STORIA DI MICHELE
Oggi a Pomeriggio 5 si torna a parlare di liti condominiali in compagnia di Barbara d’Urso e dei suoi nuovi ospiti in collegamento: Michele Garavello e la compagna Mirka. La sua storia era già comparsa nelle passate settimane tra le pagine del quotidiano Il Gazzettino, il quale aveva riferito il grande problema non solo personale ma sociale dell’uomo, invalido di 47 anni e con 250 chili da sostenere. A rendere la sua situazione davvero drammatica sono stati i suoi evidenti problemi di salute ai quali si sono uniti anche quelli di natura economica. Alla necessità di cure e presidi costosi, nonché di una abitazione adeguata, infatti, era emersa la più concreta assenza del denaro disponibile affinché la sua situazione potesse essere meno grave di quanto già non lo fosse. L’uomo viveva con la madre in un appartamento Ater a Sant’Apollinare, ma proprio a causa del suo peso e dei problemi che ne sono conseguiti, è stato costretto ad andarsene. “Son obeso e abito in una casa dell’Ater al terzo piano. Non c’è ascensore né pedana, in pratica è come se fossi prigioniero in casa mia. Chiunque può immaginare le difficoltà negli spostamenti, figurarsi salire e scendere i piani di scale”, ha denunciato. Per lui, che pesa 250 chili, infatti, era diventato ormai impossibile salire e scendere dal terzo piano della sua abitazione familiare, all’interno del condominio senza ascensore nè rampe per disabili.
INVALIDO PESA 250 CHILI: LITI TRA CONDOMINI?
Ma la storia di Michele è anche una vicenda legata alle spiacevoli liti condominiali, come spiegato dalla padrona di casa di Pomeriggio 5. Oltre ad avere difficoltà a muoversi a causa del suo peso eccessivo, l’uomo 47enne di Rovigo avrebbe anche avuto delle problematiche con i suoi vicini di casa. “Nessuno riesce a spingere la mia carrozzina”, ha denunciato Michele al quotidiano Il Gazzettino. Nel corso della trasmissione di Canale 5 scopriremo quali sono le liti nate con i suoi condomini e quali soprattutto le motivazioni dietro la diatriba. Nel corso del programma Mediaset sarà dato spazio anche ai vicini che potranno difendersi dalle accuse. Davvero il 47enne ha subito bullismo? E dietro questi spiacevoli episodi ci sarebbe la sua obesità? “Peso 250 chili, ho il diabete ed altre patologie. Ma l’Ulss non è in grado di fornirmi una carrozzina elettrica per gli spostamenti. E’ una vergogna”, ha denunciato il 47enne, come riferisce Polesine24.it, il quale si è anche rivolto al direttore generale Compostella e al presidente della Regione Luca Zaia.