San Siro trema e l’allarme inizia a diffondersi anche fra i tifosi di Inter e Milan. Una inchiesta de La Gazzetta dello Sport rilancia il caso dello stadio Giuseppe Meazza che era cominciato con le vibrazioni avvertite da molti durante Inter Atalanta del 7 aprile. Venti giorni dopo, in occasione di Inter Juventus del 27 aprile, le oscillazioni si sono ripetute, come hanno mostrato anche alcuni video girati dagli stessi tifosi presenti allo stadio, inoltre in occasione del Derby d’Italia sono anche caduti dei calcinacci, che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Il Comune di Milano, proprietario dello stadio, e anche Inter e Milan ribadiscono che la situazione è sotto controllo: San Siro è un impianto sicuro e non a rischio di crolli o cedimenti parziali, tuttavia lo storico stadio intitolato a Giuseppe Meazza inizia a mostrare i segni del passare del tempo e naturalmente qualche timore inizia a serpeggiare fra i tifosi nerazzurri e rossoneri e il passaparola potrebbe creare una psicosi ingiustificata ma comprensibile.
SAN SIRO TREMA: I PROBLEMI CHE COINVOLGONO LO STADIO MEAZZA
In concreto dunque che cosa non va e perché San Siro trema? Una perizia dell’ingegnere strutturata Gian Michele Calvi, in collaborazione con l’Ingegnere Fabrizio Bozzi di SCE Project, ha certificato oscillazioni del terzo anello pari a 2,6 centimetri su entrambi i lati, causando ripercussioni anche sugli altri livelli, ad esempio un carrello di un venditore ambulante sballottato a causa appunto di queste vibrazioni che si percepiscono anche in quelle partite in cui il terzo anello è chiuso. Durante Inter Juventus sono anche caduti del calcinacci, che hanno spinto alcuni tifosi a lasciare lo stadio a partita in corso, nonostante si trattasse del Derby d’Italia (sono intervenuti i vigili del fuoco per risolvere la criticità). In realtà, lo ripetiamo, la situazione non è così problematica e il Meazza resta un impianto sicuro. L’argomento però è ormai aperto e si lega anche al futuro di San Siro: sappiamo che c’è in ballo la possibilità di costruire un nuovo stadio e questi timori legati allo storico stadio potrebbero essere un punto a favore di chi sostiene la tesi di un impianto nuovo di zecca per le due società milanesi – o addirittura di due stadi separati, uno per l’Inter e l’altro per il Milan.