Simone Inzaghi voleva dalla Lazio una reazione per arrivare col morale più alto all’importante appuntamento della finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo. La risposta è arrivata con una gara vinta a Cagliari, dove i biancocelesti non si imponevano da quattro anni e dove solo in tre avevano vinto quest’anno. E il risultato poteva anche essere più largo. Dopo 5’ ottima occasione per Caicedo, imbeccato da Correa ma incapace di segnare per un controllo difettoso. All’8’ gran botta di Joao Pedro che rende pregevole la prima parata di Proto nella Serie A italiana. La Lazio sale in cattedra, prima Caicedo si vede negato il gol da Parolo, che resta nella sua traiettoria. Al 27’ Luis Alberto servito da Parolo arriva alla conclusione a centro area, ma sbaglia di fatto un rigore in movimento. Al 31’ però lo spagnolo non sbaglia, piazzando di giustezza un pallone servito da Marusic. Insiste la Lazio e al 39’ un bolide di Badelj si stampa sulla traversa da oltre venti metri, complice anche una grande deviazione di Cragno.
IL SECONDO TEMPO
La Lazio inizia la ripresa così come l’aveva iniziata, e all’8’ del secondo tempo trova il raddoppio con una ripartenza da manuale. Marusic innesca per vie centrali Luis Alberto che a sua volta verticalizza servendo col contagiri un pallone che Correa non spreca, piazzandolo di precisione alle spalle di Cragno. Il “Tucu” torna al gol dopo cinque mesi e la Lazio sembra padrona della partita. Il Cagliari però si scuote nel finale, un colpo di testa di Marusic deviato da Cerri finisce di poco a lato, poi al 39’ è Parolo a sfiorare il tris con una conclusione dal limite. 5’ di recupero e al 91’ un cross di Castro trova la testa del solito Pavoletti che accorcia le distanze. Gli assalti finali dei sardi sono però contenuti bene dalla Lazio che chiude imponendosi col punteggio di 1-2.